Medio Oriente

Esplosi i cercapersone di Hezbollah in Libano e in Siria: «Israele responsabile, almeno 8 morti e oltre 2.750 feriti»

Attacco alle reti di comunicazione interne, colpite Beirut e Damasco. Tra le vittime anche una bambina di 10 anni, ferito anche l'ambasciatore iraniano Mojbata Amani. 

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di Redazione Cronaca
17 settembre 2024
19:51

A mezzogiorno a Beirut, in Libano, e a Damasco, in Siria, sono esplosi contemporaneamente i cercapersone di miliziani Hezbollah. Il ministro della Sanità libanese ha annunciato che ci sono almeno 8 morti e oltre 2.750 feriti in seguito alle esplosioni. Secondo una fonte vicina ai miliziani, è morta anche una bambina di 10 anni. La tv saudita al Hadath ha riferito che il figlio di un deputato libanese di Hezbollah, Ali Ammar, è stato ucciso da un'esplosione.

Tra i feriti l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani, riporta Haartez. Secondo una fonte di Hezbollah, il leader Hassan Nasrallah non è rimasto ferito nell'esplosione dei cercapersone, che evidentemente aveva pure lui. Lo riferisce Channel 12. Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha affermato in una conferenza stampa che le esplosioni «hanno ucciso otto persone, tra cui una ragazza». «Circa 2.750 persone sono rimaste ferite, più di 200 di loro in modo critico», ha aggiunto. 


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Secondo Saberin News, media affiliato al Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniano, sette membri di Hezbollah sono stati uccisi in Siria dall'esplosione coordinata. Le vittime si trovavano nel quartiere di Seyedah Zeinab a Damasco, una roccaforte sciita. Il portavoce del governo libanese ha affermato che «il governo di Beirut ritiene Israele responsabile dell'attacco e lo considera una violazione della sovranità libanese», riferisce Axios. Il ministro dell'Informazione libanese Ziad Makary ha dichiarato, incontrando i giornalisti a Beirut, che il suo Paese condanna «l'aggressione israeliana» dopo le esplosioni. Makary è il primo rappresentante del governo libanese ad accusare direttamente Israele. 

Le esplosioni sarebbero state causate da un attacco contemporaneo ai cercapersone, attraverso le reti di comunicazione interne di Hezbollah. Secondo fonti della sicurezza israeliana, i cercapersone esplosi erano l'ultimo modello usato dagli Hezbollah da pochi mesi, riferisce Channel 12. In un breve filmato di una delle decine di esplosioni - diffuso dal Libano sui social network - si vede un uomo alla cassa, distratto dal bip del cercapersone e subito dopo investito dall'esplosione del dispositivo attaccato alla cintura. La cassiera e un'altra persona sono stati anch'essi colpiti dalla deflagrazione.

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