Un C130 dell'Aeronautica militare è già partito per trasportare i primi aiuti umanitari dall'Italia alla popolazione palestinese, ma la Difesa è anche pronta ad evacuare civili. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Guido Crosetto. Gli aiuti vengono trasportati a Gaza tramite il valico di Rafah. «Inoltre - aggiunge il ministro - sono state approntate, da giorni, diverse unità navali che trasporteranno ulteriori aiuti, qualora le condizioni di sicurezza lo consentiranno, per fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente».

Gli aiuti ai civili

Il ministro aggiunge che «è necessario fare una chiara distinzione tra Hamas - che è una organizzazione terroristica pericolosa che punta alla distruzione dello Stato di Israele - e il destino, presente e futuro, del popolo palestinese che sta patendo, per colpe non sue, lutti e drammi pesantissimi. Ecco perché la Difesa è pronta, con tutti i suoi assetti a compiere tutto il possibile per aiutare la popolazione civile e, appena possibile, fornire generi e beni di prima necessità, oltre che ad evacuare civili, sia stranieri che israeliani che arabi, i quali ne facessero richiesta per ragioni di salute». 

Nuovi raid aerei

Nel frattempo, circa 50 persone tra cui molti bambini sono rimaste uccise e molte altre ferite stanotte da nuovi raid aerei dell'esercito di Israele sulla Striscia di Gaza, secondo fonti palestinesi citate dai media locali.

Nella città meridionale di Rafah almeno 27 persone sono morte in due diversi attacchi contro edifici residenziali, riporta l'agenzia di stampa Wafa. Altre 18 persone hanno perso la vita in un bombardamento sulla zona di Al Zawaida e sette nel quartiere di Al Zaytoun. Tre persone tra cui un bimbo di 6 anni sono rimaste uccise in un altro raid nella parte settentrionale della Striscia. Secondo la Wafa, il numero delle vittime è destinato ad aumentare e diverse persone sono ancora intrappolate tra le macerie degli edifici bombardati.