Ospedale di Praia, per Oliverio “Mai ‘na gioia”

Dove non era riuscito il PD e il suo carrozzone, ecco che, quatto quatto e in maniera discreta arriva il senatore Tonino Gentile e risolve il problema. A sbloccare la cosa, la ministra della Sanità Lorenzin, che in una nota formale evidenzia l’impegno del sottosegretario allo Sviluppo economico
di Pablo .
22 settembre 2017
18:33

L’ospedale di Praia a Mare, riapre. Lo rende noto in esclusiva il senatore Tonino Gentile su comunicazione del Ministro della Sanità. Entrambi targati AP. E il PD? E Mario Oliverio? E tutti i protagonisti di polemiche, liti, assemblee? Molto probabilmente hanno appreso la notizia dalla stampa. Fine della storia. I provvedimenti di Scura. Le proteste del Governatore. Le ambiguità di Magorno. Reset. Cancellati. Oppure finiti nel dimenticatoio della sterile diatriba politica tutta interna al PD e che, ormai, comincia a non interessare più nessuno. Potremmo definirla “cronaca della morte annunciata di ogni residuo di credibilità del PD calabrese a trazione Magorno”. Può darsi.

 


Anche perché a bocciare Scura ci ha pensato il TAR e non i democrat. Il Pd, al netto delle manifestazioni di protesta, di fatto non è stato in grado neanche di far eseguire la sentenza. E poi Scura è un’invenzione democrat in salsa toscana. “L’ingegner sanità”, infatti, viene nominato dal PD, commissario in Calabria, molto probabilmente, con il malcelato compito di logorare il presidente della Regione piuttosto che, sanare i conti della Sanità. E così, mentre Oliverio ogni giorno si affanna a chiedere al governo “amico(?)” di essere nominato commissario, il governo “amico(?)”, invece, rinvia costantemente la decisione, arrivando finanche a nominare il Presidente della Campania, ma non quello calabrese.

 

Nessuna pietà, dunque, per il presidente della Calabria da parte dei renziani. Uomini senza cuore i capistazione della “Leopolda”. Eppure, Oliverio,   pur di arrivare all’obiettivo, nel corso di questi mesi si era spinto a digerire Renzi e il renzismo. Forse il presidente detto il “lupo della Sila”, si sarà beccato la sindrome di Stoccolma? Scura, tuttavia, è sempre al suo posto, inamovibile. Non sono bastate le sentenze sulla chiusura di Trebisacce e Praia a Mare. Non sono bastate assemblee, proteste, interrogazioni parlamentari.

 

Non è servita la conversione alla religione della Leopolda. Scura rimane e risponde: niet su tutto. Niente da fare sulla riapertura dell’ospedale di Praia, niente da fare su Trebisacce. Alla fine della fiera ecco arrivare quatto quatto il senatore Tonino Gentile e risolve il problema. Per dirla con una filastrocca di Branduardi, (…) “alla fiera dell’est, con due soldi, un topolino mio padre comprò” (…).   Gentile infatti, poco tempo fa, aveva promesso che avrebbe interessato il ministro della vicenda. Detto, fatto. La risposta del Ministro non è tardata ad arrivare. Disposta l’apertura del nosocomio. E, chiaramente, con essa tutti i meriti. Al Pd bruzio sono rimaste le briciole. Per Oliverio, invece, è proprio il caso di dirlo: “mai ‘na gioia”.

 

 

A questo punto ci sarebbe da chiedersi: ma se mezzo governo è pronto a dirigere i cantieri della Calabria, lo stesso governo dove si trova quando si tratta di decidere la nomina a commissario alla sanità calabrese del nostro governatore? Mistero. Ha proprio ragione Massimo Gramellini: “Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo”.

 

Pablo

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