Cinque libri da leggere per l’estate. Tra brughiere, fumi di guerra, fiumi di sangue, bugie e amor fou
Riscopriamo qualche classico del passato in questa estate torrida di afa e polemiche letterarie (as usual)
Ubik (Philip K. Dick)
La morte qui è sospesa, o forse è la vita a esserlo. Il consumismo è gridato in slogan, mentre il sogno si infila tra le pieghe del dolore, aprendo la porta a visioni lisergiche. La ricerca e la scoperta di essere intrappolati in un incubo da cui è impossibile risvegliarsi sono palpabili. Dick ci offre un diamante che brilla e taglia con le sue punte smerigliate. C’è follia e astrazione, la potenza del ricordo e una vita che oltrepassa la grande barriera oscura. Leggere Ubik è un’esperienza unica: a tutti provoca un effetto mutevole, come un vino che ad alcuni fa girare la testa e ad altri non provoca nulla. Per scoprire se si è capaci di immergersi e godere di questo capogiro, non resta che provarci.