Cinque libri da leggere per l’estate. Tra brughiere, fumi di guerra, fiumi di sangue, bugie e amor fou
Riscopriamo qualche classico del passato in questa estate torrida di afa e polemiche letterarie (as usual)
L’uccello dipinto (Jerzy Kosinski)
È così spietato Kosinski, ha il cinismo dell'autore non compiacente, e fa quello che deve fare: piega, strangola, arriva a un passo dall’ultimo colpo per poi ritrarsi e lasciare il lettore a chiedersi: mio Dio, che mi è successo? Questo romanzo è così: venefico e fragile. Può costare fatica accettarlo, accoglierlo, riscaldarlo un po’, tanto cerca di respingerti e morderti le dita. Tutto quel nero che ha dentro, si appiccica addosso come catrame. È la storia (venata di autobiografia) di un bambino che cerca la salvezza dalla guerra che gli esplode intorno. Nel suo viaggio incontrerà umanità e disumanità, magia e miseria, costruendo barriere intorno al suo spirito, che lo possano proteggere dal mondo.