Testi consigliati

Cinque libri da leggere per l’estate. Tra brughiere, fumi di guerra, fiumi di sangue, bugie e amor fou

Riscopriamo qualche classico del passato in questa estate torrida di afa e polemiche letterarie (as usual)

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di Alessia Principe
1 agosto 2024
16:30

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Trilogia della città di K (Agòta Kristoff)

Forse questo libro non dovrebbe essere consigliato con leggerezza, perché ricomporre i lembi dello strappo che provoca non è facile. Apre ferite che non fanno che sanguinare, rende spaesati e incapaci di gestire la sorpresa e il turbamento. Si resta sospesi, al termine della lettura, tra l’ammirazione assoluta per la scrittrice, la ricomposizione della struttura narrativa e il pensiero di quanto sia rischioso leggere sapendo che non riuscirai a prendere sonno dopo. Questo romanzo di Agota Kristof è così potente che ci si può fare male sul serio. Non è solo una storia, è un’immersione in profondità. Senza aria, senza bombole, senza luce. E non puoi neanche gridare: chi potrebbe sentirti nel tunnel in cui sei entrato per tua volontà? Ci sei solo tu, la storia e quello che ti racconta. Si inizia a capire, dopo qualche ora dall’ultima pagina, che è il linguaggio l’elemento che scuote fino a far vibrare i denti. Questo libro ci parla con i semi primordiali dell'evocazione, con il linguaggio dell'infanzia che resta la nostra vera forma di comunicazione, la prima, forse la sola che conti. Quindi scegliete questo libro con grande cautela, siate pronti a cominciare e, soprattutto, ad arrivare alla fine. E nel mezzo, se sentirete il bisogno di fermarvi a rifiatare, fatelo. Due passi nella stanza, un sorso di acquavite magari, e sarete pronti a tornare nel buio di osterie malandate.

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Giornalista
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