Zes al porto di Gioia Tauro, Oliverio: «Uscire dallo stallo»

Il presidente della Regione e l’assessore Russo  incontrano i sindacati per stabilire linee comuni di attività indispensabili al rilancio dell’area portuale

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di Redazione
8 giugno 2018
11:17

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e il vicepresidente, assessore alla logistica e al sistema portuale, Francesco Russo hanno incontrato, a Catanzaro, le rappresentanze sindacali per discutere sulle problematiche legate al porto di Gioia Tauro. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale.

«Zes attrattore di intervestimenti»

«Una riunione - ha sostenuto Oliverio - per fare il punto sulla situazione del porto di Gioia Tauro e per trovare una linea comune su cui convergere allo scopo di affrontare le diverse problematiche esistenti. A partire dalla Zes abbiamo assunto una serie di iniziative per poter uscire da questa situazione stagnante che si è creata anche in seguito ai conflitti tra le due proprietà del porto: Contiship e Msc. La Zes è un grande attrattore di investimenti e si possono creare le condizioni per la tutela del retroporto e per quelle di transhipment. Anche sul versante della formazione faremo la nostra parte. Ma ora insieme dobbiamo concretamente aprire un'interlocuzione con la presidenza del Consiglio del nuovo Governo per mettere in campo iniziative e far ripartire il porto di Gioia Tauro per noi struttura strategica per lo sviluppo della Calabria».


 

L'assessore Russo, dopo aver ripercorso il quadro della situazione attuale del porto di Gioia Tauro, tenendo conto dell'accordo di programma sottoscritto nel mese di luglio 2016 - riporta il comunicato - ha esposto le principali attività sulle quali la Regione è impegnata, partendo dall'operatività della Zes. «Ci sono  - ha detto Russo - 200 milioni di euro previsti nel decreto istitutivo delle Zona economica speciale da attuare per le imprese attraverso il credito d'imposta e sono previste anche una serie di misure semplificative che saranno dettagliate in un apposito Dpcm che hanno lo scopo di favorire l'insediamento delle imprese nella Zes di Gioia tauro».

Le imprese che ruotano attorno alla Zes

«Accanto a queste misure nazionali Russo - prosegue la nota – ha poi annunciato ulteriori procedure di semplificazione che la Regione sta attuando  per le imprese che ruotano intorno alla Zona economica speciale con risorse stanziate per il Suap (Sportello unico per le attività produttive), con riferimento alla Zes di Gioia Tauro». «Nel documento strategico  di sviluppo per l'Area logistica integrata (Ali) di Gioia Tauro, che fa capo al Pon, sono previste - ha aggiunto Russo - numerose risorse per opere riferite all'area portuale di Gioia Tauro e tra queste, l'opera più importante, la banchina ovest la quale è determinante per tutto il percorso Bacino di carenaggio. L'impegno della regione su Gioia Tauro è giornaliero e sarà mantenuto anche con il nuovo Governo nazionale».

«Infine con i sindacati rappresentanti di Cgil, Cisl, Ugl  Uil trasporti e Filt Gioia Tauro - è detto ancora nel comunicato - ci si è trovati d'accordo sul fatto che alla Zes bisogna arrivarci con un porto forte, che è necessario un piano formativo per riassumere nel comparto produttivo i lavoratori, che bisogna reperire risorse per operazioni di marketing, diversificare le attività legate alla Zes e costituire un tavolo permanente tra Regione, Autorità portuale e rappresentanze sindacali».


   

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