Catanzaro, veti sull'istituzione del liceo europeo al convitto Galluppi

I genitori chiedono alla politica di fare un passo indietro per salvaguardare un pezzo di storia della città
di L. C.
25 ottobre 2017
14:33
Il convitto Galluppi a Catanzaro
Il convitto Galluppi a Catanzaro

“Qual è la motivazione che porta la politica a non voler istituire il liceo Europeo al convitto Galluppi?” È quanto si domandano i genitori degli alunni frequentanti la centrale e storica sede scolastica di Catanzaro.

 


“Perché privare i giovani catanzaresi di un’opportunità formativa propria dei convitti e già presente nelle vicine Reggio e Cosenza? Francamente non capiamo la causa di questa chiusura da parte degli attuali amministratori a una proposta lanciata già lo scorso anno, ribadita dal Consiglio di Istituto nella seduta di qualche giorno fa e portata all'attenzione di Comune e Provincia dall'attuale dirigente scolastico, Amelia Roberto. E non comprendiamo perché, al contrario, si voglia per forza percorrere la strada di uno svilimento di una realtà educativa che ha fatto la storia della città. Salvare il convitto – già costretto tre anni fa a una reggenza “impropria” a leggere lo statuto che regola la vita di questi particolari istituti -  non può infatti significare l’annessione di plessi la cui utenza ha chiaramente scelto di essere “altro” rispetto all’offerta convittuale. Utenza che giustamente ha già palesato, attraverso la stampa, di mal digerire il piano di dimensionamento proposto dall’Amministrazione Comunale (con il parere positivo di quella provinciale).

 

In un centro storico spopolato e dal quale, da qui a breve, andrà via anche buona parte degli alunni del Liceo Scientifico “Siciliani” ospitati nella nuova sede del quartiere Siano, invece di puntare tutto sulla formazione con un percorso di studi moderno, grazie a un’organizzazione didattica a tempo pieno permessa dalla realtà convittuale, si continua a non pianificare nulla di concreto. Con il rischio di mortificare oggi, per far cancellare domani, un’istituzione che ha una storia tanto importante quanto forse poco conosciuta da chi pensa di risolvere il problema dei numeri solo con l’utilizzo di una calcolatrice. Riteniamo che il nuovo piano di dimensionamento palesi una mancanza di coraggio da parte della nostra classe dirigente. Il coraggio di scegliere per il bene della città e dei suoi giovani. Da genitori dei ragazzi che frequentano il Convitto “Galluppi”, ai quali speriamo sia anche garantita la continuità didattica così come anche agli studenti dei plessi che eventualmente saranno annessi, chiediamo alla politica di fare un passo indietro, salvando davvero un pezzo di storia della città capoluogo: il Liceo Europeo, così come sostenuto anche dal Nuovo Cdu che ringraziamo per l’attenzione che ha dimostrato alla vicenda, è la sola strada percorribile”. 

 

l.c.

Giornalista
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