Catanzaro, i tirocinanti della cultura in protesta alla cittadella

VIDEO | Un incontro tra lavoratori, sindacati e segretario regionale del Mibact per la Calabria. In attesa ormai da mesi di una nuova convenzione

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di Rossella  Galati
19 luglio 2019
17:48

Si sta cercando una soluzione per la vertenza dei circa 500 tirocinanti per l’istruzione e beni culturali calabresi, in attesa di una convenzione da parte del Mibact che perfezioni i tirocini per un altro anno per 500 euro al mese. Dopo un sit in nel piazzale della cittadella regionale a Catanzaro, tirocinanti e rappresentanti sindacali hanno avuto un confronto con il segretario regionale del Mibact per la Calabria Salvatore Patamia che nel sottolineare il fatto che si tratti del primo caso in Italia, ha garantito: «Non ci sono preclusioni dal Ministero. Per il secondo anno ci sono dei problemi perché, come si sa, il tirocinio per legge dura un anno.  Stiamo cercando di superare tutte le perplessità e tutte le varie interpretazioni normative che possono essere date a questa eventuale convenzione che andremo a fare».

 


Per Antonio Cimino, segretario regionale Nidil Cgil Calabria il tavolo ha avuto un carattere interlocutorio: «Abbiamo appreso oggi che da giorno 8 marzo, data in cui era stata spedita la lettera al Mibact da parte della Regione Calabria, nulla è stato fatto dal punto di vista amministrativo. Non esiste ad oggi al Ministero nessuna bozza di convenzione inviata dalla Regione. Dal dottor Patamia abbiamo appreso che il ministero ha alcune perplessità di ordine giuridico. Lui si è dimostrato ottimista ma nel frattempo sono passati 4 mesi e i lavoratori attendono di essere riavviati. I tempi tecnici della politica non sono compatibili con le esigenze dei lavoratori. Noi ci aspettiamo un cambio di passo e una assunzione di responsabilità da parte di Regione e Governo».

 

Secondo Carlo Barletta segretario generale Felsa Cisl Calabria «È una vertenza paradossale: da una parte ci troviamo con una richiesta forte da parte degli uffici regionali dei beni culturali, di avere questo personale nell’immediato perché il rischio è quello di trovarci con attività chiuse e il patrimonio storico non fruibile per i turisti, dall’altra ci troviamo con un Ministero che cerca di mettere dei punti e delle virgole laddove in realtà è già stato ampiamente dimostrato come si stia parlando di un percorso di perfezionamento per i circa 400 lavoratori interessati. Noi come Cisl siamo convinti che questo sia personale indispensabile ma soprattutto costituisce un pezzo di quelle tanto auspicate buone prassi del mondo del lavoro. La Calabria non è solamente criminalità ma è anche esempi positivi che possono essere sportati anche nelle altre regioni».

 

Bisogna fare chiarezza per Gianvincenzo Benito Petrassi, segretario nazionale Uiltemp «È inaccettabile che dopo mesi ancora non vengano avviati questi lavoratori. Abbiamo preteso oggi che la Regione sollecitasse il Ministero. Il sovrintendente ci ha parlato di musei che purtroppo quest’estate rimarranno chiusi, di uffici di cui cittadini e turisti non potranno usufruire per colpa di un ministero che è lentissimo nelle sue azioni. Noi siamo stati chiarissimi: o le risposte arriveranno nell’arco di qualche giorno altrimenti ci muoveremo di conseguenza».

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