Svolta storica per il Porto di Gioia Tauro. Jole Santelli: «Il gateway ferroviario si farà»

Raggiunto un grande risultato per la Calabria dopo 20 anni di blocco. Decisivo il lavoro a Roma con il ministero delle Infrastrutture. La governatrice: «In due settimane ho mantenuto la promessa. Lo scalo sarà la porta d'Europa»

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di Redazione
6 marzo 2020
16:24

Finalmente il Porto di Gioia Tauro sarà collegato alla rete ferroviaria nazionale. Il famoso miglio di binario necessario per trasbordare i container sulla rete ferroviaria nazionale finalmente sarà collegato grazie al lavoro silenzioso e certosino della neo presidente della Regione che sostanzialmente ha messo d’accordo gli attori di un contenzioso che durava da 20 anni. Regione, Corap, Ministero e RfI si erano incartati e immobilizzati tra contenziosi e diversità di vedute. La solita tragedia italiana e calabrese della mala burocrazia.

 


La nota della Regione

«Oggi è una giornata storica per gli investimenti e la crescita della Calabria. A due settimane dalla mia proclamazione porto a casa un grande risultato: il completamento del gateway ferroviario nel porto di Gioia Tauro». A dirlo è la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

«Grazie a un lavoro sinergico con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, che ha visto coinvolti anche i vertici di Rete ferroviaria italiana e il commissario dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli – spiega la presidente calabrese –, questa tratta ferroviaria sarà ammodernata e consentirà il trasporto ferroviario da Gioia Tauro lungo la Penisola e verso i grandi mercati europei. Il porto diventerà, dunque, intermodale».

«Avevo promesso – continua Santelli – un impegno serio in questo senso e in sole due settimane di intenso lavoro, ho recuperato un blocco che durava da vent’anni per una struttura costata fin qui 20 milioni di euro che rischiava di diventare un monumento allo spreco dovuta a una ventennale disputa giudiziaria su 4 km di raccordo ferroviario».

«Il blocco – aggiunge la governatrice – era dovuto a una controversia tutta interna alla Regione. Abbiamo recuperato la proprietà da Corap, ex Asi, comunicato al Mit che avevamo svolto i “compiti a casa” e che eravamo in grado di far partire l’accordo con Rfi, già pronta con gli investimenti. A breve sarò sulla tratta ad aprire il cantiere. Uno sblocco necessario perché la “porta sul Mediterraneo” oggi diventa “la porta dell’Europa”».

 

Sconfitta la malaburocrazia

Jole Santelli, dunque, mentre la politica stenta a fornirgli le personalità necessarie per il completamento della squadra di governo, ha registrato un successo storico in pochi giorni seppur con molta fatica, infatti, è riuscita a mettere a segno un bel colpo. E la storia risolta dalla neo governatrice della Regione aveva dell’inverosimile. La Regione, infatti, tramite il decotto consorzio Corap, e il ministero delle Infrastrutture avevano “idee” diverse che bloccavano un qualsiasi passo in avanti, un brutto caso di malaburocrazia nemica dello sviluppo – e così, mentre il sito lo si vedeva completato con tanto di telecamere di videosorveglianza, segnaletica e impianto di illuminazione, treni non ne passavano, e il ministero sembrava deciso a non mollare continuando a bocciare la proposta fatta dalla Regione, l’ultima formulata con una lettera dell’ex vicepresidente Russo. Tutto questo ora appartiene al passato. I soggetti in lite hanno rinunciato al contenzioso. Si potrebbe dire miracolo Santelli, la quale ha messo intorno ad un tavolo tutti e ha sbloccato la situazione. Una mossa azzeccata.

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