Spreco alimentare: «Le famiglie calabresi nel 2017 hanno gettato via 500 euro»

I dati nella regione sono allarmanti. Il Codacons: «Ben 1,5 euro al giorno per ogni persona nella spazzatura»
di Redazione
14 dicembre 2017
12:04

«Ci accingiamo a celebrare le giornate dello spreco». Questo l’allarme lanciato dal Codacons che snocciola dati inquietanti. «Le famiglie calabresi sprecano ogni anno 500 milioni di euro di cibo. E nel periodo natalizio si registra un vero e proprio “picco”, quasi 25 euro dalla tavola di ogni famiglia si trasferiscono direttamente nella spazzatura. Una perdita alimentare che costituisce - secondo Francesco Di Lieto vicepresidente nazionale del Codacons - un paradosso economico, politico e sociale».

I dati dello spreco in Calabria

«Nel corso del 2017 ogni famiglia Calabrese ha gettato, in media, nel bidone dei rifiuti circa 500 euro di alimenti. Oltre 40 euro al mese di frutta, verdura, pane, bevande, carne e altri generi di cibo sprecati immotivatamente. Ben 1,5 euro al giorno per ogni singolo individuo. Un vero e proprio schiaffo alla miseria, una miseria purtroppo sempre più dilagante nella nostra regione. Un incredibile paradosso se consideriamo come, troppo spesso, il cibo buttato via sia ancora commestibile. Una follia se consideriamo, infine, l’impatto che il cibo sprecato ha sull’ambiente, visto che parliamo di oltre 100 chili di alimenti che finiscono in discarica per ogni persona.


Ma lo spreco in ambito alimentare coinvolge anche l’industria, l’agricoltura e la distribuzione, portando il conto finale, in Italia ad oltre 15 miliardi di euro, quasi l’1% del Pil che ogni anno finisce letteralmente nella spazzatura. A Natale, come detto, registriamo il dato più preoccupante. Circa il 5% dei cibi acquistati durante le feste non verrà consumato. Gli alimenti più soggetti a finire nel bidone sono frutta e verdura, ma anche pane, latticini e, addirittura, la carne.

Prodotti scaduti e gettati nella spazzatura

Quasi il 40% del cibo buttato è rappresentato da acquisti eccessivi e non motivati da reali necessità, segue poi la data di scadenza non letta in maniera adeguata, che porta a gettare il prodotto perché scaduto. Una quota media di spreco alimentare natalizio pari appunto a 25 euro a famiglia. Riteniamo - sostiene Di Lieto - che l’incredibile spreco sia un tema su cui bisogna sensibilizzare soprattutto i giovani. Quindi il messaggio in vista del Natale: «Confidiamo che queste festività possano registrare una inversione di rotta nello spreco domestico - concludono dal Codacons - attraverso un impegno a ridurre gli sperperi quotidiani».

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