Regione: un milione di euro a due società per Expo 2015 senza gara?

Rcs SpA (Corriere della Sera) e Universal marketing Srl di Roma i benificiari. Applicata la “procedura negoziata”. Della determina però nel BURC non si trova traccia
di Redazione
21 dicembre 2015
23:01

La notizia è una di quelle che induce a suscitare serie perplessità. Si tratta dell'assegnazione di oltre 1 milione di euro per le spese relative alla promozione della Calabria in merito ad  Expo 2015. Sì, Expo 2015 è finito il 31 ottobre ma le spese relative a questa iniziativa, in Regione Calabria, continuano scorrere o almeno così sembra. Pochi giorni fa avevamo sollevato una vicenda simile relativa a Union camere Calabria. Anche in quella occasione avevamo chiesto alcuni chiarimenti che ancora ad oggi non abbiamo ricevuto. In quel caso si trattava di una spesa di € 100.000. La vicenda oggetto di questo pezzo è un po' più pesante, perlomeno per l'entità delle cifre e perché, sostanzialmente, sono state applicate con una procedura che non prevede bando. Ricapitoliamo. Qualche giorno fa in due piccoli box di un quotidiano locale sono apparse le seguenti pubblicazioni:


1) Esito procedura di gara



Sezione uno. Oggetto dell'appalto: attività di comunicazione integrata e multi mediale.
Sezione due. Importo complessivo dell'appalto: euro 722.728 Iva inclusa.
Sezione tre. Criterio di aggiudicazione: procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara (art. 57 comma 2 lettera b del D. lgs. 163/2006)
Sezione quattro. Imprese partecipanti: numero 1 impresa.
Sezione cinque. Escluse: nessuna. Sezione sei. Ammesse: numero 1 impresa.
Sezione sette. Impresa aggiudicataria: "RCS MediaGroup S.p.A. con sede in Milano via Rizzoli numero 8.
Sezione numero otto. Importo complessivo di aggiudicazione: euro 722.728 Iva inclusa.
Firmato il dirigente generale Dottor Pasquale Anastasi.

 


Il secondo bando, è sostanzialmente uguale, a eccezione dell'oggetto che, nel secondo caso, è il seguente: attività di promozione e comunicazione. Qui ovviamente cambia l'entità dell'importo in  euro 342.294 Iva inclusa. Anche in questo caso, unica impresa partecipante e,  dunque, ad aggiudicarsi il bando una  società denominata "Universal marketing Srl" con sede in Roma, Viale Palmiro Togliatti n. 1663.


Ora apparentemente tutto sembra nella norma e,  molto probabilmente, sarà così, se non fosse per il fatto che, il dipartimento, ha attuato una procedura particolare, ovvero, la cosiddetta  procedura negoziata. Vediamo di cosa si tratta.


Che cos'è la Procedura negoziata?


 L'art. 57 comma 2, lett. b), d.lgs. n. 163 del 2006, sostanzialmente regola la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara. Nei contratti pubblici di lavori, forniture o servizi, secondo questo dispositivo, si può derogare alla pubblicazione di una normale procedura di gara solo nel caso in cui  qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica, ovvero, attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato. Procedura discrezionale e che, proprio per questo, è finita spesso all’attenzione dell’ANAC, la quale, ha indicato nel suo sito diverse sentenze di TAR e Consigli di Stato che hanno esaminato la fattispecie e, in qualche modo, hanno tracciato le indicazioni necessarie per poter ricorrere a questo strumento. Di seguito uno stralcio di un dispositivo del TAR di Liguria che ci pare esaustivo della problematica: “In generale la procedura negoziata senza bando di gara costituisce una deroga al normale principio di concorrenzialità che domina la materia degli appalti pubblici e pertanto i casi in cui essa è legislativamente consentita sono tassativi e da interpretarsi restrittivamente, con onere dell'Amministrazione di motivare espressamente la sussistenza dei presupposti giustificativi.(...) Occorre dimostrare che un determinato soggetto è l'unico imprenditore nella Comunità a disporre del know how necessario per eseguire la prestazione (...)”.


Esiste una determina del direttore generale?


Ora sicuramente l’oggetto di questa gara sarà rientrato in questi canoni, tuttavia, sorge un’ulteriore perplessità, soprattutto  in  noi profani degli archibugi di norme e normicine relative all’assegnazione di appalti e alla loro procedura. Se le condizioni di una tale procedura, come raccomanda il dispositivo del TAR  di cui sopra, dovrebbero  essere motivate nella maniera molta articolata indicata dai TAR e dall’ANAC ? Perché allora  non riusciamo a trovare traccia nel BURC della Regione della determina del direttore Generale? Può darsi che a noi, nella nostra giornalistica ricerca possa essere sfuggita, ma per quanto ci siamo sforzati, tranne che, per le scarne motivazioni contenute nei piccoli box dei bandi legali,  non siamo riusciti a trovarne traccia delle motivazioni che hanno indotto il dirigente generale Pasquale Anastasi ad applicare questa procedura.


Il nostro unico obiettivo: chiarezza e trasparenza.


Il nostro intento non è mosso dal sollevare presunti profili scandalistici di natura mediatica, siamo solo mossi dal dovere di informare e richiedere trasparenza e chiarezza. Per quanto ci riguarda noi siamo rimasti fermi alle indicazioni che vennero da una circolare  della regione Calabria, esattamente, del Dipartimento numero due della presidenza, il 27 aprile del 2015. In  quella circolare, il dottor Giuseppe Antonio Bianco, inviava precise direttive in merito “ all'affidamento dell'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice”, il quale,  secondo quella direttiva “doveva garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. E, l'affidamento, doveva altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice. (…)”.


Tra l’altro, il nostro orologio di osservatori del settore gare Expo 2015, si era fermato ad una gara di importo molto minore, circa 150 mila euro che, era stata bandita per agosto del 2015 e,dunque, già con un certo ritardo, e che che però, non fu mai assegnata,   perché’ secondo una motivazione formale, quel giorno sarebbe stato assente un componente della commissione di aggiudicazione. Non sappiamo se quel componente poi rientro’ dall’assenza, tuttavia, abbiamo perso le tracce anche della Gara in questione. A proposito che fine ha fatto quella gara?

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