Reggio, le aziende sequestrate e confiscate assumono personale -VIDEO

Al via il progetto 'Lavora con noi' che prevede la creazione di un elenco di persone disponibili a lavorare. Dall'impiegato al muratore, dal cuoco al pizzaiolo. Ecco come candidarsi
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di Consolato Minniti
28 maggio 2018
19:17

C’è una nuova opportunità di lavoro a Reggio Calabria. E questa volta arriva direttamente dallo Stato, anzi dalla magistratura e dall’Ordine dei commercialisti. Una risposta eloquente a tutti quelli che continuano a credere che l’azione dei giudici nella città dello Stretto porti un freno all’economia ed ai posti di lavoro. In questo caso è l’esatto contrario, come dimostra il progetto “Lavora con noi”, presentato questa mattina nella biblioteca del Tribunale di Reggio Calabria, alla presenza del presidente Mariagrazia Arena, del presidente della Sezione misure di Prevenzione, Ornella Pastore, e del presidente dell’Ordine dei commercialisti Stefano Maria Poeta. Assente giustificato, invece, il presidente della sezione gip-gup del Tribunale, Natina Pratticò per seri problemi familiari.

Il progetto “Lavora con noi”

La sinergia fra magistrati e commercialisti ha portato alla formazione di un elenco di nominativi di soggetti disponibili ad essere assunti nelle aziende in amministrazione giudiziaria, a seguito di provvedimenti di sequestro o confisca penale o di misura di prevenzione patrimoniale. In sintesi, dunque, tutte quelle aziende che vengono attinte da misure patrimoniali, spesso necessitano di personale specializzato e non da assumere. Ed allora, magistrati e commercialisti hanno deciso di dire “no” al passaparola e puntare tutto su una selezione trasparente che permetta a tutti coloro che vogliono, di potervi partecipare.


I requisiti richiesti

Alcuni sono obbligatori. Innanzitutto occorre fornire per le comunicazioni un indirizzo di posta elettronica ordinaria o uno di posta certificata, se disponibile; dai certificati dei carichi pendenti e generale del casellario giudiziale NULLA deve risultare a proprio carico; è necessario possedere lo stato di disoccupazione, riconosciuto in conformità alla normative vigente in materiale, ai lavoratori licenziati, dimessi o inoccupati. È poi necessario allegare il curriculum vitae nel formato europeo (con indicazione della qualifica professionale o specializzazione in possesso e relativi titoli); il modello Isee 2018, in casi particolari anche l’Isee disabili e minorenni; la fotocopia autenticata di un valido documento d’identità del sottoscrittore.

Per ogni domanda, l’ordine DCEC verifica la sussistenza dei requisiti e, in caso positivo, procede all’inserimento del nominativo in detto elenco, formando per ogni iscritto un fascicolo personale in formato digitale contenente la relativa documentazione, anche successiva all’eventuale assunzione. Ai soggetti è data comunicazione a cura dell’Ordine DCWC, a mezzo posta elettronica, esclusivamente in caso di non iscrizione, motivandone le specifiche ragioni.

Esempi di possibile impiego

Solo a titolo esemplificativo, è possibile l’assunzione per: impiegato specializzato/amministrativo; macellario, salumiere, addetto pescheria/gastronomia; repartista, magazziniere, banconista; commesso, addetto alle vendite, cassiere; cuoco, aiuto cuoco, pizzaiolo, pasticcere; direttore d’albergo, addetto reception, cameriere ai piani; operaio generico, inserviente; autista, bagnino; elettricista, idraulico, impiantista; muratore (operaio edile specializzato); manovrale (operaio edile non specializzato), ruspista, gruista; altre qualifiche professionali o specializzazioni.

Come partecipare

Il modello di domanda è stato pubblicato sia sul portale dell’ordine DCEC di Reggio Calabria (www.odcec-rc.it) sia sul sito istituzionale del Tribunale di Reggio Calabria (www.tribunale.reggiocalabria.giustizia.it). Le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2018 e dovranno pervenire in formato cartaceo ed a mezzo raccomandata alla sede dell’Ordine dei commercialisti. Successivamente al 30 giugno, le domande pervenute saranno esaminate semestralmente entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre di ogni anno.

Le parole dei protagonisti

A parlare per primo è il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazia Arena che spiega come questo «sistema di trasparenza che assicura un selezione oggettiva della forza lavoro è una opportunità data ai giovani di questa terra disastrata di avere una opportunità di lavoro, senza la politica clientelare che ha afflitto questa terra per secoli». Convinto della bontà del protocollo è anche il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Stefano Maria Poeta che aggiunge come si tratti di una idea unica «che Reggio Calabria sta lanciando e che vogliamo trasferire anche ad altri ordini e tribunali». Molto efficace pure l’intervento del presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio, Ornella Pastore, che rimarca come «sarà importante far sì che i nostri amministratori siano agevolati nel loro lavoro, considerato che non sempre si trovano coloro che vogliano lavorare per lo Stato. Far sì che queste aziende possano continuare a stare sul mercato e a sopravvivere perché non è vero che le aziende, una volta intervenuto il sequestro chiudono. È vero, invece, che si riesce a rimanere sul mercato e dare lavoro e occupazione a tanta gente».

Consolato Minniti

Giornalista
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