Porto di Gioia Tauro, Oliverio: “Incomprensibile una protesta con dieci giorni di sciopero”

Il presidente della Regione nel corso dell'incontro dedicato all'aeroporto dello Stretto ha chiesto e ottenuto una seduta straordinaria per un'audizione sulle problematiche connesse alla situazione dello scalo navale
di Redazione
5 aprile 2017
16:13
Porto di Gioia Tauro
Porto di Gioia Tauro

Il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, nel corso della seduta dedicata all’aeroporto dello Stretto nella IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha chiesto ed ottenuto – informa una nota dell'ufficio stampa della giunta - una seduta straordinaria per un'audizione sulle problematiche connesse alla situazione del Porto di Gioia Tauro.

 


“E’ indispensabile – ha dichiarato Oliverio - richiamare l’attenzione del Parlamento e del Governo nazionale su un tema che riguarda lo sviluppo del Mezzogiorno e la possibilità che la Calabria eserciti un ruolo nazionale nell’ambito dei traffici commerciali internazionali.

 

Il progetto di sviluppo del Porto e dell’area industriale di Gioia tauro, elaborato e messo in campo dalla Giunta regionale fin dal suo insediamento, ha permesso il raggiungimento di risultati importanti sul terreno della programmazione, del reperimento delle risorse necessarie, dell’avvio di alcune attività e, più in generale, di recupero di una capacità propositiva che ci consente di superare una consolidata pratica di subalternità verso governi nazionali o interessi estranei allo sviluppo che, anche a Gioia Tauro, hanno prodotto danni incalcolabili.

 

Si pensi all’Accordo di Programma sottoscritto con il MIT, all’investimento per il bacino di carenaggio, alla definizione puntuale del progetto per la ZES. Il risultato di tale  lavoro è una riacquistata attenzione di operatori economici nei confronti delle potenzialità del Porto. E’ di ieri l’arrivo a Gioia Tauro del primo treno cargo per il trasporto dei mezzi prodotti a Melfi con la possibilità di aprire nuovi scenari nella utilizzazione delle strutture portuali.

 

La stessa costituzione dell’Agenzia Portuale, una faticosa conquista realizzata insieme al porto di Taranto, nonostante resistenze ed ostacoli che esistono in altre zone del Paese nell’ambito della portualità, consente una gestione della manodopera in grado di garantire la ricollocazione dei lavoratori in esubero.

 

So bene che esistono problemi di accelerazione da parte del Governo di alcuni provvedimenti a partire dalla trasmissione all’UE del progetto di ZES o la nomina della nuova governance portuale. Ed è per questo che ho chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio ed ai ministri Claudio De Vincenti e Graziano Del Rio nonché l’audizione nella competente commissione della Camera dei deputati.

 

Quello che diventa incomprensibile non è l’atteggiamento della Giunta regionale né la legittima e comprensibile richiesta dei lavoratori, ma le modalità di una protesta con 10 giorni di sciopero, che spinge oggettivamente allo spostamento di attività verso altri porti. Ciò, peraltro, a conclusione di una lunga trattativa per la realizzazione dell’Agenzia Portuale che ha registrato risultati importanti a tutela dei lavoratori. 

 

Non è il momento di prese di posizioni immotivate o ispirate da logiche che non hanno nulla a che vedere con gli interessi dei lavoratori. Gioia Tauro non ha certamente bisogno  di divisione tra le istituzioni e le forze sociali. C’è bisogno al contrario di una unità in grado di salvaguardare  e rilanciare una infrastruttura strategica per Gioia tauro, per la Calabria e per l’Italia”. 

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