Porti: «Sbagliato separare Villa e Reggio da Gioia Tauro»

Il presidente della Regione Oliverio, il sindaco di Reggio Falcomatà e il primo cittadino di Villa San Giovanni Siclari scrivono al Consiglio dei ministri e al Ministero dei Trasporti. Ecco il testo integrale

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21 novembre 2018
19:43
Porto di Gioia Tauro
Porto di Gioia Tauro

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il sindaco della Città di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il sindaco di Villa San Giovanni Giovanni Siclari non condividono l'ipotesi di modifica dell'attuale assetto dell'Autorità di sistema di Gioia Tauro e, pertanto, hanno inviato una lettera a firma congiunta al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dei Trasporti, ai presidenti di Camera e Senato ed a tutti i parlamentari calabresi.

 


Di seguito il testo integrale della missiva:

«Siamo venuti a conoscenza che è stato presentato al Senato dal relatore un emendamento al disegno di legge fiscale 886, che modifica l'assetto attuale dell'Autorità di Sistema di Gioia Tauro secondo cui verrebbe ad essere istituita una nuova autorità di sistema portuale che includerebbe anche i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni scorporandoli dalla Autorità portuale di Gioia Tauro. La Regione Calabria, la Città Metropolitana ed i Comuni di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni non condividono questa ipotesi per evidenti motivi, come si è avuto modo di segnalare allorché sono venute fuori le prime indiscrezioni di stampa e come si è avuto modo di evidenziare direttamente al ministro delle Infrastrutture Toninelli nel recente incontro del 8 novembre con il presidente della Giunta Regionale. Motivi territoriali operativi: la gestione di investimenti ed operazioni in porti cruciali della Calabria, come Reggio e Villa, non sarebbe uniformata agli standard provenienti da una sola Autorità di Sistema, per cui qualunque investitore e/o operatore si troverebbe ad avere differenti procedure, prassi, etc. Il tema è particolarmente grave perché va in direzione opposta rispetto al processo di semplificazione più volte nel Paese da tutti richiesto.

 

Villa e Reggio separati da Gioia Tauro

La separazione dei porti di Villa e Reggio introdurrebbe un chiaro ed evidente percorso di complicazione andando contro le evidenti best practice da tutti richiamate. Sarebbe ancor più grave nel momento in cui si sta procedendo ad uniformare tutte le procedure in un unico sportello omogeneo per tutto il territorio regionale. Motivi di continuità gestionale e di programmazione strategica: la gestione del porto di Villa verrebbe ad essere bruscamente interrotta dopo anni di piena integrazione nel sistema della Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria; integrazione che ha portato allo sviluppo di un progetto di controllo telematico cofinanziato dalla Commissione Europea. Il controllo telematico non può che essere coordinato con Gioia Tauro avendo così la possibilità di riorganizzare le soste dei veicoli pesanti ed, in seconda fase, dei leggeri, in code virtuali, se del caso lungo l'autostrada, alleggerendo il carico di congestione nella città di Villa.

Il ruolo inespresso di Reggio nella crocieristica

Il coordinamento con Gioia Tauro permette di affrontare in modo compiuto la questione della delocalizzazione degli approdi, riorganizzando il traffico merci attualmente insistente nei perimetri dei porti di Reggio e Villa in un nuovo sito come da lungo tempo atteso dai cittadini, riorganizzando gli approdi attuali con le destinazioni qualificanti concordate tra Regione, Città metropolitana e Comuni e in stretta sinergia con gli altri porti della Calabria. Il porto di Villa può assumere le funzioni che consentano il miglioramento della qualità della vita e del benessere dei cittadini. Motivi di integrazione economica e sociale del porto europeo (Comprehensive) di Reggio Calabria con gli altri porti previsti dal Piano regionale nell'ambito del comune di Reggio Calabria, cui associare funzioni coordinate. Nel quadro complessivo dei porti della Calabria, Reggio può e deve avere un ruolo centrale relativamente alla domanda crocieristica largamente inespressa. A Reggio vengono assegnate nel quadro dei porti della Calabria funzioni di leadership territoriale ed in particolare per la Calabria del Sud nella sua rinnovata vocazione a partire dal Museo Nazionale. La sinergia tra il porto di Reggio (turistico crocieristico) e quello di Gioia Tauro verrebbe ad essere bruscamente interrotta sul nascere tarpando le ali al progetto di sviluppo della Calabria stessa.

La nascente Autorità economicamente debole

Motivi di gracilità economica di una nuova Autorità che non avrebbe al suo interno nessun porto "core" delle reti europee ten-t e quindi sarebbe necessariamente nei fatti scalata in una condizione di assoluta marginalità negli interscambi internazionali. La nascente Autorità di sistema andrebbe al di sotto di tutti gli standard internazionali per i porti di nuova generazione, mantenendo un profilo solo localistico connesso alla gestione del traffico sullo stretto ed al ro-ro nazionale. Motivi di ordine economico e giuridico per quanto riguarda lo sviluppo della Zes Calabria e per quanto riguarda la Zes nella città metropolitana. La Zes perderebbe il quadro unitario e di sviluppo sostenibile che si è disegnato sin dalla sua prima proposizione e che si è studiato e individuato come mission principale nel programma strategico e in tutte le consultazioni svolte con enti locali, sindacati, associazioni datoriali e sociali, università. Tali motivi produrrebbero gravissimi danni nei comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni che vedrebbero aree Zes gestite da enti diversi con procedure diverse andando quindi verso decise forme di complicazione procedurale che sarebbero opposte ai principi costitutivi delle Zes cosi come enunciati nel DM 91. Nella sostanza, secondo quanto previsto per le aree Zes all'interno dei due porti le stesse aree sarebbero gestite in condominio per alcuni aspetti dal Presidente della nuova autorità e per altri aspetti dal Presidente di Gioia Tauro inserendo così un duopolio che potrebbe bloccare qualunque decisione.

 

Il duopolio danneggerebbe la Zes Calabria

Il progettato duopolio – così come da emendamento- potrebbe innescare anche problemi decisionali in tutte le altre aree Zes della Calabria bloccando sul nascere la Zes Calabria che è stata la prima in Italia ad essere proposta, la prima a presentare il programma strategico che si vedrebbe cosi arenata in dibattitti amministrativi che ne bloccherebbero qualunque efficacia facendo muovere le imprese verso altre collocazioni territoriali. I motivi sopra richiamati definiscono un quadro di sviluppo sostenibile ambientale, sociale ed economico che verrebbe, se non fermato, quanto meno rallentato. Questo sarebbe particolarmente delicato in un momento in cui la Calabria e il territorio della città metropolitana di Reggio Calabria vivono un momento di particolare sviluppo, come accertato da tutti gli indicatori economici calcolati da differenti soggetti: incremento pil pro-capite, incremento occupazione, incremento numero imprese, incremento export, tutti indicatori che vedono, negli incrementi relativi al biennio 2016-2017, la Calabria sempre nelle prime tre posizioni tra le regioni italiane dopo un decennio di cadute devastanti. Risulterebbe invece particolarmente utile avere nominato il rappresentante del Mit nel comitato di indirizzo della Zes, passo necessario per l'avvio operativo atteso dalla comunità economica nazionale ed internazionale, ad oggi ancora non nominato.

 

Nuovi investimenti

 

Nel quadro complessivo sarebbe altrettanto necessario realizzare le opere previste nell'Area logistica integrata con le somme Pon a titolarità del Ministero delle Infrastrutture e la definizione di nuovi e immediati investimenti per i nuovi approdi a sud dell'attuale Porto di Villa San Giovanni, così per come deliberato tanto dal Consiglio comunale della Città di Villa San Giovanni con la deliberazione n. 43 del 20/12/2017, quanto dal Consiglio della Città metropolitana con Deliberazione del 28/09/2018. Tale opera consentirebbe lo sviluppo del porto di Villa San Giovanni sia come snodo per il traffico passeggeri e commerciale sia come approdo turistico in piena sinergia con la vocazione croceristica di Reggio Calabria e con la natura commerciale di Gioia Tauro. Per queste ragioni siamo nettamente contrari alla separazione di due infrastrutture portuali calabresi, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, che nel sistema portuale regionale hanno un ruolo fondamentale e strategico. Rimane inteso che la Regione e gli Enti Locali interessati assumeranno tutte le iniziative utili per garantire l'integrità del sistema portuale calabrese».

 

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