Monta la rabbia dei portuali licenziati: c'è un'assemblea di autoconvocati

Lunedì davanti alla sede dell'autorità portuale si vedranno i lavoratori che hanno perso il posto
di Redazione
15 luglio 2017
15:57
Porto di Gioia Tauro
Porto di Gioia Tauro

"Noi lavoratori portuali licenziati non vogliamo assistenzialismo ma vogliamo lavorare". E' quanto si legge in una nota diramata da Daniele Caratozzolo, dirigente del sul e già componente del Comitato portuale, il quale fa parte del gruppo di 377 portuali di Gioia Tauro che hanno perso il posto.


"Vogliamo la certezza del salario, puntuale e tutti i mesi. - prosegue la nota - Vogliamo che la retribuzione giornaliera comprenda tutte le voci compresa la flessibilità. Vogliamo che i richiami giornalieri siano equamente distribuiti tra tutti i lavoratori. Vogliamo che l'azienda non discrimini per le assunzioni a tempo indeterminato . Vogliamo la certezza sui tempi per la realizzazione delle opere dove dovremo essere ricollocati. Vogliamo essere formati per tutte le mansioni portuali Vogliamo che mct investa e porti i volumi, e dopo averci licenziati con un accordo discriminante". Caratozzolo conclude lanciando una convocazione per lunedi alla 9.00 davanti alla sede dell'Autorità portuale. 

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