Oliverio: «Lamezia Terme non può essere lasciata sola»

Teatri e palazzetti dello sport chiusi e un panorama culturale depauperato. Intanto le associazioni sportive e culturali lametine chiedono "più stato" al governo nazionale e al presidente Oliverio di farsi portavoce delle loro istanze

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di Rossella  Galati
22 novembre 2018
20:10

«Questa iniziativa è volta ad aiutare a risolvere i problemi entro tempi determinati. Se questi problemi non si risolvono qualcuno si dovrà assumere la responsabilità e dire perché il teatro non si apre o il palazzetto dello sport non si rende fruibile». Il presidente della Regione Mario Oliverio ha sentito il dovere di intervenire, pur non avendo la competenza, sulle problematiche della città di Lamezia Terme che «Non può essere lasciata sola» ha ripetuto più volte dalla sala oro della cittadella regionale a Catanzaro nel corso di una partecipata conferenza stampa alla presenza di rappresentanti delle diverse realtà sportive e culturali lametine, costrette tra l'altro a trasferire le stagioni teatrali a Catanzaro. Una città che soffre per le tante criticità e cittadini lasciati senza teatri e strutture sportive. Per questo Oliverio ha incontrato lunedì scorso la terna commissariale e presto si rivolgerà al prefetto di Catanzaro. «Ho apprezzato molto la preoccupazione dei commissari - sostiene Oliverio - però i problemi vanno risolti. Assumerò l'iniziativa di chiedere al prefetto Francesca Ferrandino un incontro per mettere al tavolo tutti i soggetti. La Regione è disponibile a dare un suo contributo. Mi aspetto che si assumano tutte le misure necessarie a rimuovere gli ostacoli che mantengono la città di Lamezia Terme in ginocchio».

 


Una città sofferente

Nel corso della conferenza diversi sono stati gli interventi per conto delle associazioni interessate. Unico il grido d'allarme: «Il nostro è un territorio sofferente». Nelle mani del presidente inoltre è stato consegnato un documento unitario elaborato dal comitato Emergenza Lamezia insieme agli studenti lametini, alle associazioni sportive e culturali, ai partiti aderenti. «Il nostro è un comitato trasversale - spiega Mimmo Gianturco - nato dalla Lamezia che vuole reagire. Noi chiediamo alla Regione Calabria maggiore attenzione verso il nostro territorio, chiediamo una mano per uscire dal pantano in cui ci siamo ritrovati. Il comitato non nasce per andare contro i commissari straordinari, anzi noi chiediamo maggiore attenzione, più "stato" al governo nazionale. E a Oliverio chiediamo di farsi portavoce di queste nostre istanze. Abbiamo bisogno di una mano per risollevarci e camminare con le nostre gambe. Finalmente vediamo una risposta. Ovviamente ringraziamo il presidente anche per aver ricevuto una nostra delegazione prima della conferenza - conclude Gianturco - abbiamo spiegato quali sono le nostre rivendicazioni per il territorio. Le risposte le vogliamo dal governo nazionale e anche dalla Regione, speriamo che Oliverio possa essere più incisivo anche nei confronti della commissione straordinaria per dare risposte urgenti al territorio lametino».

 

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