Cosenza, attivato lo smart working all'Azienda ospedaliera

Resta in ufficio soltanto il personale addetto a mansioni non delocalizzabili. L'obiettivo è ridurre al minimo i contatti ed il rischio della diffusione del coronavirus

di Salvatore Bruno
20 marzo 2020
12:25

L’Azienda Ospedaliera di Cosenza guidata da Giuseppina Panizzoli, va in smart working, la modalità di lavoro che il DPCM del 25 febbraio ha esteso a tutto il territorio nazionale, con procedure semplificate, per contenere la diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Ridotti al minimo i rischi di contagio

Per tutta la durata dell’emergenza i dipendenti che ne fanno richiesta possono lavorare da casa concordando con il direttore le modalità di interazione e collaborazione a distanza. Parola d’ordine ridurre al minimo il rischio contagio come previsto dalla normativa sul potenziamento del servizio Sanitario Nazionale per contrastare la diffusione epidemiologica.


Approvate le linee guida

Con delibera sono state approvate le linee guida che disciplinano l’attivazione temporanea ed eccezionale dello smart working, prevedendo lo svolgimento dell’attività lavorativa nella residenza abituale del dipendente con l’ausilio dei mezzi informatici che consentono lo svolgimento della prestazione lavorativa da remoto, nel rispetto dell’articolazione oraria contrattuale.

Ridotto il personale in ufficio

Poiché la modalità smart working non è applicabile nei casi in cui le attività connesse alle mansioni assegnate non sono delocalizzabili o sono incompatibili con le funzioni di ufficio, sono fatte salve le indicazioni relative all’obbligo di turnazione tra dipendenti, per evitare o ridurre al minimo il rischio contagio da contatto umano.

Giornalista
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