Coronavirus, il sindaco di Tropea: «Sarà la città più colpita ma ripartiremo»

VIDEO | L’analisi impietosa del primo cittadino: «Turismo e Covid-19 fanno a pugni. Cercheremo di allungare la stagione in autunno»

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di Alessandro Stella
9 aprile 2020
17:30
Una mappa di Tropea
Una mappa di Tropea

«Tropea è la realtà che risentirà di più dell’emergenza coronavirus in tutta la Calabria». Non ha dubbi Giovanni Macrì, sindaco di quella che può essere considerata capitale del turismo calabrese: la crisi economica conseguente l’allarme sanitario sarà devastante per la Perla del Tirreno, più di ogni altra località.

«Turismo e coronavirus fanno a pugni – spiega -. Tropea in estate è assembramento, come si può gestire il turismo con un divieto di assembramento? Per questo dico che non sarà facile».


La consegna dei buoni spesa a Tropea

Una condizione di grande allarme, non solo economico, ma soprattutto sociale: «Abbiamo appena terminato la prima fase di erogazione dei buoni spesa, ma è stato un compito ingrato per alcuni versi, in quanto la popolazione non comprende che si è trattato di una misura rivolta non a contrastare la povertà in generale, ma ad andare incontro alle famiglie che, a causa del coronavirus, hanno dovuto affrontare una situazione inaspettata. Continueremo fra poco con la seconda fase, ma purtroppo i comuni sono stati abbandonati a loro stessi. La prima fornitura di mascherine degne di questo nome ci è stata fatta ieri dalla protezione civile».

La soluzione: allungare la stagione

Un pantano da cui non sarà facile uscire, ma che, prima o poi, dovrà registrare dei cambiamenti. Da qualche giorno si parla di Fase 2, una prospettiva a cui l’amministrazione sta guardando già da tempo: «Insieme con l’associazione albergatori stiamo cercando di giocare la carta della destagionalizzazione. Allungare la stagione turistica fino all'autunno e al Natale, cosa che stavamo già facendo, ci potrebbe permettere di tirare un po’ il fiato per poi ripartire alla grande il prossimo anno. Il fatto che la Calabria, almeno per il momento, sia stata toccata di striscio dall’emergenza, potrebbe essere un fattore di vantaggio, e ancor di più Tropea, dove non si registrano casi, potrebbe spingere il viaggiatore a sceglierla proprio per questo».

«Non facciamoci trovare impreparati»

E la ricetta di Macrì per risollevarsi è chiara: «Il consiglio che mi sento di dare ai miei concittadini e agli imprenditori è di non farsi trovare impreparati, di tenersi pronti per ripartire. Noi l’abbiamo fatto e lo stiamo facendo, dedicando buona parte della giornata alla gestione dell’emergenza, ma concentrandoci anche su tutte quelle azione che permettano di mantenere l’appeal che appartiene a Tropea e che le permette di essere preferita ogni anno da migliaia di turisti».

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