Coronavirus, l'allarme di Unindustria: «Economia calabrese in emergenza»

Il presidente Mazzuca chiede interventi mirati per sostenere il sistema: «Filiere ferme, dipendiamo dalle aziende del Nord»

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di Redazione
2 marzo 2020
17:57
Natale Mazzuca
Natale Mazzuca

«Siamo in emergenza su molti fronti e anche l'economia è vittima dell'epidemia Coronavirus. A farne le spese è la situazione economica di tutto il Paese, non solo delle regioni in cui si registra il maggior numero di contagiati, ma anche del Mezzogiorno e della Calabria».

È quanto afferma Natale Mazzuca presidente di Unindustria Calabria e del Comitato per la Coesione territoriale di Confindustria in riferimento allo sviluppo dell'emergenza e per chiedere interventi più mirati per sostenere tutti i territori e il sistema produttivo.


«In considerazione della forte interdipendenza tra le economie del Nord e del Sud del Paese – prosegue Mazzuca – a farne le spese siamo tutti. Il nostro sistema economico è fortemente dipendente dagli ordinativi delle aziende del Nord, in termini di fornitura, spedizione e distribuzione delle materie prime, componenti e prodotti finiti. Intere filiere si sono fermate, sia nei settori produttivi che della logistica e del trasporto delle merci e delle persone. A questo si aggiunge la drammatica condizione delle imprese del turismo e della filiera della cultura, con ricadute pesanti per il nostro Pil. Settori in ginocchio se si pensa, ad esempio, che le nostre aziende turistiche stanno ricevendo disdette di prenotazioni non solo per la prossima festività della Pasqua ma anche per brevi ponti e per la successiva pausa estiva. Insieme al turismo si registrano grosse difficoltà per l'agroalimentare, l'automotive, il tessile e abbigliamento».

Quel che può fare la differenza

«Ciò che potrà fare la differenza e che chiede il numero uno degli industriali calabresi – riporta ancora la nota – sono “misure di sostegno fruibili anche da parte delle aziende del Mezzogiorno, utili a scongiurare un peggioramento del quadro economico già fragile. Se il Nord rappresenta la locomotiva del Paese, il Sud ne costituisce una opportunità importante, come amiamo ripetere”».

Una riflessione specifica il presidente Mazzuca la pone in riferimento al Piano per il Sud, presentato da qualche settimana a Gioia Tauro dal presidente del Consiglio dei ministri Conte: «Sarà determinante vigilare affinché il venga attuato con rigore ed efficacia, in tempi certi e con immediatezza. Abbiamo bisogno come il pane di investimenti, soprattutto in infrastrutture materiali ed immateriali».

«Continuiamo a monitorare la situazione»

«Confindustria – è detto nel comunicato – continuerà nella sua opera di monitoraggio, proposta e volontà di risoluzione delle numerose problematiche in campo. Con la task force dedicata all'emergenza Coronavirus sta offrendo risposte puntuali al sistema delle imprese, è in costante contatto con la Protezione civile, il ministero della Salute e l'Unità di crisi, ha intrapreso una serie di iniziative, elaborato documenti di approfondimento e presentato proposte su misure urgenti in favore del sistema delle imprese».

«Restiamo in attesa – riporta ancora il comunicato – di conoscere il contenuto del nuovo decreto in materia economica che il governo è pronto a varare. Ci auguriamo di trovare misure ad hoc per le imprese di tutto il territorio nazionale, di interventi mirati per i settori più esposti, come ad esempio il turismo. Vanno disposti la sospensione ed il differimento dei termini di versamenti ed adempimenti di natura tributaria e dei contributi previdenziali e assistenziali, di misure di sostegno al lavoro, di misure di natura finanziaria. C'è bisogno di investimenti per il Sud. Teniamo conto che la nostra è una economia gracile e che ogni 100 euro investiti al Sud hanno una ricaduta di almeno 40 euro al Nord».

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