Locali non idonei, a rischio chiusura l’agenzia riscossioni di Corigliano-Rossano

VIDEO | Da oltre un anno la direzione regionale dell’ente esattoriale starebbe chiedendo al comune l’individuazione di una nuova sede. Ma al momento soluzioni definitive non ne sono state trovate e lo sportello ionico rischia di essere accorpato a quello di Castrovillari.

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di Marco  Lefosse
6 novembre 2019
17:00

A.A.A. nuova sede per l’Agenzia riscossione di Corigliano-Rossano cercasi. I locali in cui da anni, ormai, opera (ex)Equitalia in via della Stampa a Corigliano scalo, non sarebbero più idonei per il corretto svolgimento delle funzioni operative e di sportello pubblico. Ci sarebbero delle difficoltà strutturali oggettive che richiederebbero una nuova soluzione logistica.

La soluzione della commissione prefettizia 

Nulla di anomalo, se non fosse che – da quanto se ne sa - la direzione regionale pare abbia già chiesto da tempo al comune della terza città della Calabria – da oltre un anno - di studiare una nuova sistemazione logistica. Soluzione che l’allora commissione straordinaria municipale sembra avesse trovato nella sede del palazzo degli uffici di Viale De Rosis, allo Scalo di Rossano. Proprio lì dove è già operativa l’Agenzia delle entrate.


La posizione del sindaco Stasi

Opzione, questa, che però non sarebbe piaciuta affatto al sindaco Stasi che, una volta subentrato alla guida della città e per tutelare l’equilibrio dei servizi già presenti nei centri urbani delle due estinte città, avrebbe a sua volta rilanciato con una nuova proposta, indicando come sede idonea al servizio di riscossione lo stabile dell’ex hotel Zagara, su via Provinciale, dove opera il comando della Polizia municipale ed il Centro per l’impiego. Locali, però, che avrebbero bisogno di una profonda attività di riqualificazione e adeguamento.

Nel frattempo, nel corso di questo lungo arco temporale in cui si sta consumando la vicenda, la direzione regionale di Agenzia delle riscossioni, al fine di risolvere il problema e dare la possibilità alle migliaia di utenti e agli oltre 25 dipendenti che lavorano all’interno della filiale corirossanese di operare in luoghi idonei, avrebbe vagliato e starebbe valutando altre ipotesi. Che potrebbero diventare concrete se il nodo attorno alla nuova sede di Corigliano-Rossano non dovesse sciogliersi entro la fine di questo anno.

Castrovillari e Sibari pronte ad accogliere gli uffici

La prima soluzione sarebbe quella di accorpare l’agenzia cittadina a quella di Castrovillari, creando una sede accentrata, con un bacino di utenza che abbraccia l’intera Calabria del nord-est. La seconda soluzione sarebbe quella di trasferire gli uffici in una nuova sede a Sibari dove il Comune di Cassano Jonio– ed il condizionale è d’obbligo perchè in merito non si hanno conferme – avrebbe messo a disposizione alcuni locali per uso ufficio.

L’opposizione consiliare insorge

Dunque, di soluzioni alternative ce ne sarebbero e potrebbero essere dolorosissime per la neapolis della Sibaritide. A sollevare la questione sono stati i gruppi di opposizione in seno al consiglio comunale che oggi sono tornati a chiedere al primo cittadino, Flavio Stasi, di fare presto, prima che si materializzi un altro scippo di servizi. «Non vogliamo essere allarmisti – dice il consigliere comunale del Coraggio di cambiare, Vincenzo Scarcello - ma constatiamo un dato di fatto, perché il termine ultimo entro cui trovare una soluzione e, quindi, dei nuovi locali è la fine di quest’anno. Dopodiché ci ritroveremo di nuovo per strada a protestare per un diritto scippato ma che, questa volta, avrà nel sindaco e nell’amministrazione comunale gli unici responsabili di un immobilismo colpevole e immotivato. Certo, anche in questo c’è bisogno del coraggio delle scelte, che quando si governa bisogna avere per forza di cose».

lefosse@lactv.it

 

Giornalista
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