La calabrese Anna Madeo nel consiglio nazionale Assica

Entra nel consiglio generale dell’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi appena rinnovato a Milano

26 giugno 2018
16:16

Un grande orgoglio per la Filiera Madeo, industria alimentare specializzata nella produzione di salumi D.O.P. e valorizzazione della razza autoctona del suino nero di Calabria con sede a San Demetrio Corone per l’elezione nel consiglio generale dell’Assica – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi - di Anna Madeo, una giovane donna, determinata, calabrese doc. È quanto si legge in un articolo pubblicato da quicosenza.it.


Anna Madeo rappresenterà le imprese del Mezzogiorno del settore delle carni e dei salumi e soprattutto la filiera Madeo, nata dall’intuizione e dalla passione di un giovane imprenditore calabrese, il suo papà Ernesto Madeo, che insieme alla famiglia, ha creato il primo allevamento di suini nel 1984. E oggi, dopo 30 anni di attività, con l’ingresso della seconda generazione, la tradizione si rinnova nel tempo e la nomina della figlia Anna rappresenta una consapevolezza; quella di aver fatto davvero un ottimo lavoro e di aver trasmesso competenze e passione mantenendo vivo e forte il legame che lega la famiglia ad un’impresa che punta alla cura e allo sviluppo del territorio. Lo scorso 12 giugno nella Sala delle Colonne di Palazzo Giureconsulti di Milano, si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci ASSICA aperta dal Presidente, Nicola Levoni. Nell’ambito dell’iniziativa che vede insieme tutte le realtà industriali legate al settore è stato anche nominato il nuovo Consiglio Generale, e tra i consiglieri è stata scelta Anna Madeo, insieme a Francesco Cattini (Salumificio Valtiberino Srl); Michelangelo Martelli (Martelli Fratelli Spa); Lorenzo Mottolini (Salumificio Mottolini Srl); Emanuele Pedrazzoli (Salumificio Pedrazzoli Spa).



In qualità di rappresentante di una delle realtà calabresi più importanti del settore, che ha fatto della qualità delle materie prime, dell’attento lavoro artigianale, della tradizione ma soprattutto delle persone, delle origini e del territorio il punto di forza, Anna Madeo, laureata in economia e management a Milano e responsabile dell’area commerciale e marketing della Filiera Madeo, spiega quale sarà il suo impegno quale rappresentante nell’ASSICA: «È certamente un motivo di grande orgoglio e soddisfazione anche perchè è la prima che viene inserito all’interno di un consiglio nazionale di questo settore, una rappresentanza del centro sud ed abbiamo come azienda, l’onere e l’onore di rappresentarle.
Su questi tavoli si terranno in considerazione anche le nostre istanze perchè comunque il settore delle carni e dei salumi, per il centrosud è strategico. Basti pensare alla filiera del suino nero, dei suini autoctoni… di conseguenza bisogna portare all’attenzione della nostra associazione di categoria quelle che sono anche le problematiche che si riscontrano sui territori. Le opportunità sono tante, ma anche le problematiche, da risolvere insieme. Quindi non dobbiamo camminare separatamente.
Sul territorio nazionale, non ci si può paragonare all’Export verso i paesi oltre Europa perchè il mercato nazionale è libero, ma le difficoltà rispetto ad aziende che operano nel territorio del Nord Italia ci sono e sono evidenti. In primis sono carenti le infrastrutture, anche se non si può ragionare di questo perchè non riguarda l’associazione di categoria; ma portare anche queste problematiche sui loro tavoli e sui tavoli nazionali, significa far presente che le nostre aziende hanno bisogno anche del loro supporto. Banalmente infatti, le mancate infrastrutture fanno costare di più il trasporto di materie prime che siamo costretti ad importare (come i cereali per i mangimi degli allevamenti). Per questo dovremmo cercare delle sinergie e capire come costruirle per avere economie di scala anche sull’acquisto di altre materie prime. La Calabria alleva circa 10mila suini, di cui 6mila sono allevati dalla nostra Filiera. Diecimila suini per un allevamento del nord Italia vuol dire ‘una sola struttura’; sono infatti milioni i capi, che vengono allevati al nord.

Capire da dove iniziare, le nuove linee guida, gli stravolgimenti dell’Unione Europea sull’etichettatura. Tutto va valutato, e sarà argomento di discussione – conclude Anna Madeo – dalle tematiche micro come l’etichetta di un prodotto, ad argomenti macro ovvero chi siamo, dove possiamo andare, come possiamo svilupparci e cosa possiamo far valere sui tavoli europei e nazionali».

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