Da Cittanova a Roma, il sacrificio di Teresa Gullace e il simbolo della mimosa

VIDEO | La storia vera della calabrese che ispirò il celebre film di Rossellini sulla resistenza nazifascista, uccisa mentre tentava di donare conforto al marito dietro le sbarre dopo un rastrellamento tedesco 

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di Erica Cunsolo
10 marzo 2019
12:54
Teresa Gullace
Teresa Gullace

Tutti ricordano la celebre scena del film di Rossellini “Roma città aperta” in cui la popolana interpretata da Anna Magnani viene uccisa mentre corre dietro al camion dove è stato portato via il suo uomo. Non tutti sanno che quella sequenza è ispirata ad una storia vera. Quella di una calabrese, che si lega tra l’altro al fiore simbolo della ricorrenza che celebra le donne. Era il 3 marzo del 1944 quando Teresa Gullace, originaria di Cittanova e trasferitasi da giovane nella capitale, morì sotto il fuoco nazista mentre era intenta a donare parole di conforto al marito dietro le sbarre dopo un rastrellamento tedesco. Sul luogo della barbara uccisione molte donne portarono mazzi di mimose, un fiore popolare e che costava poco, che due anni dopo sarebbe stato scelto dall’ Udi per rappresentare l’8 marzo, la festività dedicata alle donne. Donne come  Teresa divenuta simbolo della resistenza romana al regime fascista e insignita nel 1977 della medaglia d’oro al merito civile.

 


 

 

Giornalista
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