Tesori da scoprire

Reggio, sotto piazza Garibaldi scorrono duemila anni di storia della città: ecco cosa raccontano i reperti archeologici

VIDEO | È in attesa di essere riattivato il cantiere che circoscrive l’area degli scavi nel cuore del centro storico. Dopo le indagini adesso è il momento del restauro e della messa in sicurezza in vista della fruizione pubblica

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di Anna Foti
6 settembre 2024
06:45

«Abbiamo completato l’indagine sul contesto del tempio di età romana imperiale e vorremmo approfondire le stratigrafie sotto di esso per capire se siano di età ellenistica o ancora precedente e se siano strutture sacre o di altra natura. La sospensione delle attività di cantiere è stata un fatto fisiologico legato ad alcune economie e al conseguente riassestamento delle somme. Confidiamo nella ripresa per procedere al più presto con la fase finale che prevede il restauro e la sistemazione finale si fini della fruizione da parte del pubblico». Lo ha dichiarato Fabrizio Sudano, direttore scientifico degli Scavi archeologici di Piazza Garibaldi a Reggio Calabria.

Il cantiere pronto a ripartire

Chiuso da prima dell’estate, il cantiere che circoscrive l’area degli scavi, nel centro storico della città, dovrebbe dunque essere riaperto a breve per la fase di completamento.


Sono in corso i passaggi burocratiche legati proprio a questa ultima fase di cui si attende l’avvio per poter al più presto consegnare alla comunità e alla fruibilità collettiva le evidenze archeologiche tra la quali spicca un tempio di età Augustea, forse di prima età Giulio Claudia, dunque dei primissimi decenni del I secolo d.C., rivenuto nell’area sacra della città antica.

2mila anni di storia

«Abbraccia oltre duemila anni di storia questo tratto di piazza. L’elemento essenziale e costante fin dall'antichità in questa zona è l’acqua. La posizione liminare, la vicinanza al fiume, al Calopinace, al mare e poi le canalette per assicurarne il passaggio.

Uno spaccato che offre la possibilità di leggere e ricostruire, dunque, la storia di questo pezzo di città: la città ellenistica, la città romana, la città medievale, la fase post medievale. Abbiamo elementi per ricostruire la storia di questo pezzo della città che potrebbe spingersi a ritroso anche fino al I forse anche II secolo A.C., con tracce che poi arrivano fino a dopo il terremoto del 1908». Lo ha dichiarato l'archeologa Marilena Sica che ha coordinato la campagna di scavi. Continua a leggere su IlReggino.it.

Giornalista
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