Il presidente della Regione intervenendo nel corso della 15esima edizione di un festival a San Vincenzo La Costa ha ribadito la necessità di «togliere la Calabria dalla condizione di perifericità in cui è stata costretta per decenni»
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Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, accompagnato dall'assessore regionale all'Urbanistica Franco Rossi, dal suo delegato per l'agricoltura Mauro D'Acri e dal Capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi, è intervenuto alla manifestazione conclusiva della 15esima edizione del Festival Internazionale di Fisarmonica svoltosi nei giorni scorsi a San Vincenzo La Costa. Lo ha fatto partecipando prima, insieme al sindaco Gregorio Iannotta, ad un convegno moderato da Fiorenza Gonzales che si è tenuto nell'antico Palazzo Miceli, nel suggestivo borgo di San Sisto dei Valdesi, frazione di San Vincenzo la Costa, sul tema: "Borghi, Cultura e strategia di sviluppo" nel corso del quale il primo cittadino ha illustrato il progetto di rilancio e valorizzazione dell'antico borgo e poi, concludendo la serata con la premiazione dei vincitori del concorso musicale. «Il vostro progetto - ha detto Oliverio – è in perfetta sintonia con la nostra idea contenuta nel bando di valorizzazione dei borghi per il quale abbiamo stanziato 100 milioni di euro per la parte pubblica e 36 milioni di euro per la parte privata, mettendo in campo un investimento mai realizzato prima in Italia. Il nostro obiettivo non è quello di recuperare un manufatto, un edificio pubblico o privato o una piazza, ma valorizzare un'identità, una storia, in cui i singoli interventi rappresentano piccoli tasselli di un grande mosaico i cui soggetti attuatori dovranno essere da una parte i Comuni e, dall'altra, i privati.
I nostri borghi -ha sottolineato Oliverio -devono diventare il centro dell'organizzazione delle attività e dell'economia, in una visione di sviluppo sostenibile dell'intero territorio regionale. La nostra non è, quindi, un'operazione nostalgica, ma l'indicazione di un percorso di sviluppo che, a nostro parere, è quello giusto perché rispettoso delle peculiarità e delle specificità del nostro territorio.
Per agevolare questo percorso abbiamo investito e continueremo ad investire molto per togliere la Calabria dalla condizione di perifericità in cui è stata costretta per decenni. Se andate su internet per verificare quali e quanti sono oggi i collegamenti aerei della Calabria con il resto del Paese e del mondo rispetto al 2014, vi accorgerete che c'è stata una decuplicazione degli aeroporti collegati. La nostra regione è collegata con tutte le capitali europee e ciò è avvenuto perché abbiamo investito in questa direzione consistenti risorse per incentivare le compagnie aeree a fare scalo in Calabria. Questa - ha concluso Oliverio - è la strada che abbiamo imboccato. Una strada che richiede ancora tanta fatica e lavoro e di cui i primi segnali positivi cominciano a vedersi. Proposte alternative sostenibili finora non ne sono pervenute. Le uniche sono quelle che abbiamo alle spalle e che si sono rivelate fallimentari in tutto e per tutto e su cui noi non vogliamo assolutamente ritornare. Quello che ci attende è un lavoro di squadra, uno sforzo collettivo, il solo attraverso il quale è possibile uscire dalle difficoltà e costruire un futuro migliore».