«Noi che per la 'ndrangheta siamo i cattivi maestri», la sfida di don Panizza alla cultura mafiosa

Il sacerdote fondatore della comunità Progetto Sud ha incontrato gli studenti di Soverato per presentare il suo ultimo libro
di Rossella  Galati
24 marzo 2018
14:29

Per i mafiosi i cattivi maestri sono coloro che lottano quotidianamente per affermare la legalità. Come il noto sacerdote antimafia don Giacomo Panizza che ha a cuore la formazione della coscienza critica dei giovani. Ecco perché attraverso il suo ultimo libro "Cattivi maestri, la sfida educativa alla pedagogia mafiosa" il fondatore della comunità lametina Progetto Sud, si rivolge direttamente alle giovani generazioni, per trasmettere loro la necessità di lottare per affermare una educazione alternativa a quella mafiosa. Un messaggio che il sacerdote ha lanciato anche dal teatro comunale di Soverato su iniziativa dell'Anpi, Associazione Nazionale Partigiani italiani della provincia di Catanzaro insieme alla sezione di Soverato, dove ha presentato la sua ultima fatica letteraria.

 


"La società ha bisogno di cattivi maestri"

La giornata soveratese di don Panizza è stata suddivisa in due momenti, al mattino con gli studenti degli istituti ITE Calabretta, Liceo Scientifico Guarasci, ITT Malafarina, Istituto Alberghiero, Istituto Salesiano Sant’Antonio da Padova, nel pomeriggio un incontro con i cittadini nei locali della libreria Incontro Mondadori. «Oggi parliamo delle zone dove servono "cattivi maestri" che insegnino cose contrarie alla mentalità corrente - sostiene il sacerdote bresciano - dove la mentalità corrente si arrende ai politicanti, agli imbroglioni, ai corrotti, ai mafiosi. Ci vuole chi insegna l'onestà, chi insegna a lavorare insieme e a dialogare, chi insegna la democrazia vera. Un cattivo maestro oggi è colui che parla di collaborazione e invita a guardare avanti con un sogno comune».

Rossella Galati

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