Cuda (Pd): «La Regione vuole che Lamezia torni a volare»

Una nota diretta al Comitato "Lamezia 4 gennaio 2018", incentrata sull'attenzione dell'esecutivo Oliverio alla questione della progressiva decadenza della città di Lamezia scritta da Gianluca Cuda, segretario provinciale del Pd di Catanzaro. «Sorprende e dispiace che gli amici del Comitato "Lamezia 4 Gennaio 2018"- scrive il dirigente - non abbiano colto la disponibilità e l'attenzione del Presidente Oliverio in merito alle problematiche che riguardano la Città di Lamezia, anche e soprattutto all'indomani della Manifestazione del 19, che ha riproposto con forza l'esigenza di dare risposta ai problemi posti.

«Lamezia è una città stremata -scrive Cuda -  stanca non solo dai profeti dell'ovvio ma sopratutto dalle polemiche inutili e strumentali. Il Presidente Oliverio ha manifestato la sua preoccupazione per lo stato di malessere della città promuovendo un incontro con il Prefetto, la stessa Commissione Straordinaria e le Associazioni al fine di superare i fattori di criticità».

«Lamezia - precisa il rappresentante dem - è uno dei punti di forza delle strategie di sviluppo regionale. Tutto ciò è confermato dall' attenzione costante sulla Sacal e sullo scalo aeroportuale che deve sempre di più diventare l'aeroporto della Calabria e del Mediterraneo. I dati sulla crescita dei passeggeri dei vettori e delle nuove rotte lo dimostrano e sono incontestabili. Il Pd di Catanzaro, ritiene,- ribadiace -che il proseguimento di una robusta azione di moralizzazione rafforzerà la crescita e il potenziamento del sistema regionale del trasporto aereo. La stessa inaugurazione dell'Unita' operativa di riabilitazdel polo integrato Inail, va nella direzione di rafforzare il territorio e di rispondere al diritto alla salute dei cittadini. Ecco perché il Pd è impegnato con tutte le forze a superare rapidamente la spessa coltre d'oblio che avvolge alcuni settori della Città».

Cuda coclude rivolgendosi ai componenti del Comitato "Lamezia 4 Gennaio 2018" , in questo contesto, dimostra di non riporre fiducia nel futuro della città tanto da fare progetti che guardano al passato.