Cosenza, la Biblioteca Mancini-de Matera dichiarata di interesse culturale

Importante riconoscimento del Mibact per la raccolta di oltre cinquemila volumi provenienti dai fondi librari delle due prestigiose famiglie del centro storico

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di Salvatore Bruno
1 marzo 2020
18:57

La Biblioteca della famiglia Mancini–de Matera di Cosenza ha ricevuto la dichiarazione di interesse culturale da parte della sovrintendenza archivistica e bibliografica della Calabria dipendente dal Mibact. Sono due i fondi che la compongono.

I volumi del leader socialista

Il primo è quello della biblioteca personale di Giacomo Mancini, deputato per dieci legislature consecutive e più volte ministro: consta di 2298 pubblicazioni del '900 delle quali è stato redatto un database contenente l’elenco di consistenza con relativa collocazione. Si sviluppa in 72 metri lineari di scaffalatura ed armadi lignei.


Cinque secoli di storia

Il secondo fondo librario è quello della famiglia de Matera, composto da circa 3136 volumi tra cui cinquecentine, seicentine e settecentine fino ad arrivare al ventesimo secolo. La data più remota rilevata tra i volumi presenti è risultata essere il 1548. Il materiale bibliografico è conservato in 73 metri lineari di scaffalatura lignea di antica fattura. Di questo fondo esistono le schede cartacee di catalogazione relative a 1313 volumi. La raccolta bibliografica de Matera è stata completata dall'ultimo discendente diretto della famiglia, Luigi de Matera, avvocato, socio onorario dell'Accademia Cosentina, presidente della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania.

Origini lusitane

La famiglia de Matera, proveniente probabilmente dalla Basilicata, originaria della Lusitania, in Portogallo, come suggerisce il cognome lemos' riportato anche sul portale del palazzo di famiglia, è documentata tra la nobiltà cosentina sin dal secolo XIII. Generazioni di de Matera si sono succedute a Cosenza col titolo di barone, ricoprendo ruoli prestigiosi.

Tradizione di famiglia

L’avvio della procedura di riconoscimento è stato attivato da Giacomo Mancini, omonimo nipote dell’ex segretario nazionale del Partito Socialista. «Ho ritenuto giusto mettere a disposizione della comunità scientifica e di tutti coloro che siano interessati questo importante patrimonio culturale – ha affermato – La Calabria può ambire a ripartire se investe in cultura».

I privati diano loro contributo

Le istituzioni pubbliche devono fare il grosso del lavoro. Ma anche i privati devono dare una mano. In questo modo ho inteso dare il mio contributo. La Biblioteca Mancini – De Matera è nel cuore del centro storico a pochi decine di metri dalla Biblioteca Civica di Cosenza e dalla Biblioteca Nazionale. Insieme possono rappresentare un polo bibliografico, archivistico e culturale unico in Calabria. Mi auguro – ha concluso Giacomo Mancini – che gli amministratori nazionali, regionali e locali sappiano cogliere l’occasione».

La sede

La Biblioteca è custodita all’interno del palazzo de Matera, uno dei palazzi gentilizi del centro storico di Cosenza che ad oggi meglio si conserva, anche grazie ad un recente restauro. Edificio dalla struttura lineare e possente, presenta ancora l'originale iscrizione sul portale principale con il riferimento al suo originario proprietario Hieronymus Lemus Al(i)as Matera con la data 1520.

Giornalista
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