Il concerto

Reggio, Fiorella Mannoia incanta piazza Castello e rilancia l’appello per la pace e per le donne: «Liberarsi dalla violenza si può»

VIDEO | L’interprete romana con l’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura diretta dal maestro Rocco De Bernardis chiude in bellezza il Festival ReC. E dal palco saluta le operatrici del centro Angela Morabito adottato dalla fondazione Una Nessuna Centomila

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di Anna Foti
14 agosto 2024
20:24

Elegante e travolgente Fiorella Mannoia ha entusiasmato ed emozionato il grande pubblico che ieri sera ha popolato piazza Castello a Reggio Calabria per assistere alla tappa in riva allo Stretto del tour Fiorella Sinfonica Live con Orchestra, chiudendo in bellezza il Festival ReC dell'estate reggina. La straordinaria interprete e cantante romana si sta regalando per i suoi 70 anni una serie di concerti accompagnata dall’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura diretta dal maestro Rocco De Bernardis.

Un intenso excursus musicale iniziato con un Caffè nero bollente, poi a bordo dei Treni a vapore al via il viaggio: dai grandi successi di una lunga carriera Come si cambia e Quello che le donne non dicono, passando per Bésame mucho, Combattente, In viaggio (brano che non solo interpreta ma che ha anche scritto dedicandolo a una figlia immaginaria) e per i brani sanremesi Che sia benedetta e Mariposa fino agli omaggi significativi a Pierangelo Bartoli con Pescatore, a Francesco De Gregori con Giovanna d’Arco e La Storia, a Riccardo Cocciante con Margherita, a Ivano Fossati con Le notti di maggio e a Vasco Rossi con l’immancabile Sally.


La musica, la speranza, la pace

Un concerto incastonato nella storia in cui le sue canzoni non sfuggono alla contemporaneità difficile e dolorosa in cui spirano venti di guerra sempre più ostinati; in cui le difficoltà da affrontare quotidianamente e i sogni e gli ideali da proteggere con tenacia, troppo spesso anche la salute da difendere dalla malattia, rendono tante e tanti di noi "combattenti" ogni giorno; in cui occorre ricordare e conoscere la storia dell’Italia in cui briganti al Sud furono resistenti e non criminali; in cui la violenza maschile sulle donne è un fenomeno oggi grave e molto diffuso, da contrastare offrendo alle vittime tutto il sostegno possibile.

Un tempo in cui è sempre più necessario, quindi, lanciare un messaggio di speranza e di incoraggiamento per le donne vittime di violenza che anche in questa occasione le fa riscrivere la celebre canzone “Quello che le donne non dicono”. Quel sì, come il no, dipende solo ed esclusivamente dalla volontà della donna. E basta. «Quando una donna dice no, è no», ha ribadito dal palco Fiorella.

Poi ancora ritmo ed emozioni e alla fine tutti sotto il palco e il cielo d’Irlanda per condividere l’appello universale alla pace.

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Giornalista
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