Lamezia, riaffiorano i resti dell’antica Terina

Dopo quasi dieci anni dall’ultima campagna di scavo, grazie a un finanziamento europeo, Terina, città greca fondata nel VI secolo a.C. dai Crotoniati, tornerà a vivere. Ma Terina è solo una delle attrattive storico-artistiche presenti sul territorio lametino
di Manuela Serra
22 aprile 2016
19:29

Iniziano nuovamente a riaffiorare le tracce dell’antica Terina. Nel 1884 F. Lenormant fu il primo ad avanzare l'ipotesi di localizzare in contrada Terravecchia la città di Terina, subcolonia di Crotone.  Ritrovamenti fortuiti hanno poi nel tempo rafforzato l'idea di localizzare in quest'area l'insediamento, ma soltanto nel 1997 sono state avviate ricerche archeologiche sistematiche che hanno portato alla individuazione di un impianto urbano organizzato, confermando la presenza dell'abitato antico della subcolonia di Crotone.


Dopo dieci anni (l’ultima campagna di scavo risale al 2006) ora Terina è pronta a rivivere: il progetto in atto, finanziato con fondi POR Calabria ha come finalità la valorizzazione dell’area e in aggiunta alle attività di ricerca e restauro, i lavori avviati renderanno finalmente l’area accessibile e fruibile a visitatori e turisti.



Ma Terina, città greca fondata nel VI secolo a.C. dai Crotoniati, è solo una delle attrattive storico-artistiche presenti sul territorio lametino. Dal Bastione di Malta, al Castello normanno-svevo all’Abbazia benedettina, Lamezia conserva un patrimonio storico e culturale dal fascino unico, ma in parte sconosciuto e poco valorizzato.


Il Bastione di Malta - Trai beni architettonici presenti sul territorio lametino il Bastione di Maltaè quello meglio conservato. La sua costruzione risale alla metà del XVI secolo, quando il vicerè di Napoli don Pedro da Toledo impose alle comunità il rafforzamento del sistema di difesa costiera. Furono i Cavalieri di Malta a costruire il poderoso Bastione. Con la vendita dei beni ecclesiastici imposta nel regno di Napoli anche il Bastione divenne di proprietà privata. È nelle mani del comune lametino dal 2013.


Il Castello normanno-svevo - Sul colle dell’antico borgo di San Teodoro si erge invece il Castello normanno-svevo di Lamezia. Di origini antichissime, venne eretto intorno al IX secolo per volere dei Bizantini. La sua posizione consentiva un un controllo della piana fino al mare. In epoche successive venne fatto ampliare all’interno da Federico II. Il terremoto del 1638 danneggiò fortemente l’imponente struttura ma ancora oggi è possibile visitarne i ruderi.


L'abbazia benedettina  - Fondato da Roberto il Guiscardo nella seconda metà dell'XI secolo nell'area di un precedente monastero bizantino, in località 'Terravecchia' è possibile ammirare il complesso medievale dell'Abbazia di S. Maria di S. Eufemia. 


Bellezze storiche, testimonianze più uniche che rare, paesaggi mozzafiato e borghi antichi: un viaggio virtuale a Lamezia Terme con l'augurio che possa tradursi presto in un itinerario reale dando così anche seguito alle richieste avanzate anche in seno al consiglio comunale come la proposta di Udc di istituire un tragitto da proporre ai turisti con un unico ticket o quella del consigliere Rosario Piccioni di creare cooperative e associazioni “che puntino alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio turistico-culturale di Lamezia come opportunità di rilancio economico ed occupazionale per la città”.

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