Festival della letteratura e del diritto: dal 14 al 16 aprile a Reggio e Palmi -VIDEO

'Giustizia al femminile?' è il tema della terza edizione del festival che avrá un'anteprima giovedì all'Universitá Mediterranea, per poi alternare i suoi eventi tra Reggio e Palmi
di Redazione
11 aprile 2016
12:01

Presentata questa mattina al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria la terza edizione del Festival della letteratura e del diritto che avrà luogo da giovedì a sabato prossimi tra Reggio Calabria e Palmi.

 


Gli eventi in programma sono stati illustrati dal magistrato Antonio Salvati, ideatore del Festival, e dal professor Daniele Cananzi, docente di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e direttore del Centro di Ricerca per l’Estetica del Diritto Università di Reggio Calabria. A moderare la conferenza stampa la giornalista Federica Legato.


Hanno portato i propri saluti, il vicesindaco di Palmi Giuseppe Saletta, il prorettore dell’Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria Massimiliano Ferrara e Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore alle Legalità della Provincia di Reggio Calabria.


L'iniziativa - della quale l'emittente LaC è media partner - porterà in Calabria diverse personalità del mondo accademico, della cultura e della giustizia. "Giustizia al femminile?" è il tema della terza edizione del festival che avrà un'anteprima giovedì all'Università Mediterranea, per poi alternare i suoi eventi tra Reggio e Palmi.

 

Il Festival della letteratura e del diritto, promosso dall'associazione "La Banda degli Onesti onlus" e ideata dal giudice Antonio Salvati, nasce a Palmi nel maggio del 2014 sulla dichiarata falsariga di già affermate esperienze come quella del Festival del diritto di Piacenza e del Festival della filosofia di Modena.


Nelle giornate della manifestazione, si affrontano tematiche giuridiche di ampio respiro partendo dalle opere di grandi autori della letteratura classica e contemporanea. Non si tratta, però, di un'iniziativa riservata a giuristi.


Discutere di giustizia attraverso la letteratura, e le espressioni artistiche in generale, significa restituire al diritto il suo ruolo di aspirazione e bisogno profondamente umano, al netto delle sue connotazioni tecniche e formali.


Il rapporto tra "diritto e letteratura" ha radici profonde. Un rapporto che comincia ad essere indagato in maniera sistematica all'inizio del XX secolo, negli Stati Uniti, grazie all'attività del movimento Law and Literature, in un clima di generale reazione contro il formalismo giuridico ottocentesco.


L'insegnamento di "Diritto e Letteratura" in Italia - nonostante i numerosi corsi avviati in molti dipartimenti italiani - non ha ancora trovato una propria sfera di autonomia, mentre è auspicabile che anche nel nostro paese gli studi di diritto e letteratura acquisiscano un ruolo rilevante.


In quest'ottica si inserisce l'importanza del Festival organizzato in Calabria, un'occasione atta a rinsaldare ed evidenziare l'essenziale rapporto tra "giustizia e letteratura", tra queste branche "dell'attività dello spirito".

 

L'apertura al dialogo, il piacere del pensiero alto, e il senso di giustizia del cittadino consapevole, non meno di chi eserciti una professione giuridica, vengono stimolati dalla lettura e dalle interpretazioni di capolavori letterari, musicali e cinematografici. Vi è dunque una natura retorica, umanistica e "artistica" del diritto. Le arti narrative confermano la loro vocazione a dischiudere orizzonti di senso nei quali chiunque può intravedere spiragli di risposta a secolari domande dell'umanità.


Prova ne è il coinvolgimento delle scuole superiori della Piana di Gioia Tauro e di Reggio Calabria, per i cui studenti - che seguono diversi incontri preparatori: momenti di riflessione e confronto sulle tematiche oggetto della manifestazione, e non solo - il Festival rappresenta anche un modo diverso ed alternativo di vivere la cultura della legalità.


Il Festival della letteratura e del diritto rappresenta, pertanto, innanzitutto una sfida contro un luogo comune, quello del diritto come materia tecnica ed arida da contrapporsi alla viva e vitale letteratura: una sfida che viene lanciata puntando proprio alla vasta platea dei non addetti ai lavori. Una sfida oggi sicuramente vinta, alla luce dell'interesse e del successo registrato nelle passate edizioni.
Per la sua rilevanza sociale e scientifica, la manifestazione è stata, inoltre, insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica.

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