Cosenza: serata tra lirica, operetta e melodie napoletane

La manifestazione, curata dall’Associazione culturale “Polimnia”, nasce nell’ambito delle iniziative di supporto alle attività del Teatro Rendano
di Fiorenza  Gonzales
23 dicembre 2016
18:28

Il prossimo 29 dicembre al teatro Rendano è in programma una serata in musica tra lirica, operetta e melodie napoletane.

 


La manifestazione curata dall’Associazione culturale “Polimnia”, nasce nell’ambito delle iniziative di supporto alle attività del Teatro Rendano, per la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini e la direzione artistica di Luigia Pastore. In scena artisti del panorama nazionale e locale tra cui i soprani Sarah Baratta, Maria Carmela Conti, Silia Valente, i tenori Andrea Tanzillo, Stefano Tanzillo e Federico Veltri, il baritono Luca Bruno, il basso brillante Alessandro Calamai, al pianoforte Andrea Bauleo e Luca Bruno.

 

Presente anche il coro di clarinetti del conservatorio “S. Giacomantonio” diretto dal maestro Giorgio Feroleto, il coro sol vox cantori diretto dal maestro Antonio Fratto e i danzatori del Teatro della Ginestra/Adac. Voci recitanti Rino Amato, Rosa Cardillo e Felicita Cinnante. L’evento nasce dalla volontà dell’Associazione Polimnia, che ha proposto al Sindaco, arch. Mario Occhiuto, di patrocinare il restauro completo del Sipario storico conservato nel Teatro Rendano, pregevole tela disegnata da Domenico Morelli ed eseguita da Paolo Vetri nel 1901, che illustra il festoso arrivo in Cosenza nel 1433 di Luigi III d’Angiò, Duca di Calabria, e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. Il restauro verrà eseguito sotto l’egida della Soprintendenza, che ne curerà le varie fasi, secondo quanto previsto dalla normativa per i beni patrimonio della Città e sarà finanziato grazie alle attività proposte da Polimnia e previste per il 2016 /2017.

 

Un “Pastiche” che spazia nel tempo e nei luoghi a dimostrazione della universalità della cultura, da Mozart a Lehár, da Paisiello a Satie e senza dimenticare illustri compositori calabresi come Cilea: il teatro nel teatro come per il primo atto di “Adriana Lecouvreur”.

 

Previsti anche un narratore e un attore per unire insieme l’aggraziata, piacevole vicenda di una “folle serata” per il diletto di un pubblico che sarà stupito dalla sorpresa di trovarsi non solo ad un intrattenimento musicale, ma partecipe nello svolgersi di amori, passioni e infine tutti insieme nel lieto finale con l’immancabile brindisi in un elegante salotto. I costumi di scena sono stati curati da Otello Camponeschi e Fabrizio Onali, Coordinamento scenico Glenda Pirandello Sevald, consulenza Sisowath Ravivaddhana Monipong, Lighting designer Giovanni Pirandello, Aiuto regia Francesco Liuzzi.

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