Annullata con rinvio la sentenza di condanna della Corte d'Appello di Catanzaro per Nicola Cappellano, che si trova oggi nella casa circondariale di Vibo Valentia, dopo la condanna a otto anni per riduzione in schiavitù e violenza sessuale. A comunicarlo il legale dell'uomo, Antonio Ludovico, secondo cui sarebbero stati annullati i tre capi d'imputazione più pesanti, e per questo andrebbe rivalutata la pena. Una vittoria scontata per l'avvocato, secondo cui era carente "l'impianto logico argomentativo della motivazione posta a fondamento di una sentenza di condanna così pesante. Sicuramente la grandissima eco mediatica della vicenda non ha giovato".