«Il coronavirus è artificiale», ma il video su whatsapp è a rischio bufala

VIDEO | Si sta diffondendo a macchia d’olio sui social un servizio del 2015 del Tg scientifico Leonardo in cui si parla della creazione in laboratorio del Covid-19. Ma le cose non stanno come sembrano

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di Redazione
25 marzo 2020
19:50

C’è solo un “virus” più veloce di quello che causa il Covid-19, e sono le "notizie" che si diffondono in maniera virale sui social e su whatsapp. Cosi, in queste ore, ha ricominciato a girare in maniera massiccia un servizio del Tgr Leonardo (il telegiornale scientifico di Rai 3) del 2015, che ascoltato alla luce di quanto sta accadendo nel mondo sembra offrire la risposta a tutti gli interrogativi più inquietanti su questo morbo: «Un gruppo di ricercatori cinesi innesta una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars. Ne esce un supervirus che potrebbe colpire l’uomo».

 


 

Sebbene il servizio sembri combaciare perfettamente con la teoria che il Sars-Cov-2 sia stato creato dall’uomo e sia sfuggito da qualche laboratorio, in verità non si riferisce al coronavirus che sta dilagando ora nel mondo.
Lo spiega bene Open, il giornale online di Enrico Mentana, che già si era occupato della questione in un articolo del 4 marzo scorso

 

Il servizio di Tgr Leonardo, infatti, parla della creazione di un supervirus polmonare da pipistrelli e topi per motivi di studi in Cina. «Daniele Cerrato – si legge su Open - spiega fin dall’inizio come è stato creato facendoci subito comprendere che non si parla del Sars-cov-2. Come avevamo spiegato nel nostro articolo del 4 marzo 2020, nessuno degli esperti che hanno studiato il genoma del Sars-cov-2 lo ha identificato con il virus del 2015 di cui parla Tgr Leonardo».


E ancora: «Non si può dire che il servizio di Tgr Leonardo sia inciampato in una fake siccome si tratta dello studio di cui si era a conoscenza, soprattutto nella comunità scientifica, nel 2015 quando era stato mandato in onda il servizio stesso», ma «il virus di cui si parla nel servizio non ha nulla a che fare con il nuovo coronavirus e non è una prova che l’attuale Covid-19 sia nato in laboratorio».

 

Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin: «Il servizio del 16 novembre 2015 andato in onda nella rubrica "Leonardo" della TgR è tratto da una pubblicazione della rivista Nature - spiega -. Proprio tre giorni fa la stessa rivista ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il virus naturale Covid-19».

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