“Romanzo criminale”, condannati i tre fratelli Patania

Sono ritenuti responsabili di usura nei confronti dell’imprenditore e già consigliere comunale a Vibo Evalto
di G. B.
25 settembre 2017
20:48

Quattro anni e 6 mesi di reclusione, più 12mila euro di multa per Nazzareno Patania, 44 anni, di Stefanaconi; 4 anni e 10mila euro di multa per Bruno Patania, di 42 anni, e per Salvatore Patania, di 39 anni. Questa la sentenza del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto da Lucia Monaco, con a latere i giudici Giovanna Taricco e Pia Sordetti, in uno stralcio del processo nato dall’operazione denominata “Romanzo criminale”. I tre fratelli Patania sono stati ritenuti colpevoli del reato di usura.

 


Secondo l’accusa, in concorso fra loro, avrebbero prestato denaro ad usura all’imprenditore e già consigliere comunale a Vibo, Francesco Evalto. Un’accusa che nelle precedenti udienze Nazzareno Patania, nel corso di dichiarazioni spontanee, aveva respinto dichiarando in aula di essere stato truffato da Evalto per via di alcune forniture di gasolio non interamente pagate. Una tesi che, evidentemente, non ha convinto i giudici che hanno condannato i tre fratelli.

Per tutti i condannati, quale pena accessoria, anche l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Condannati anche al risarcimento dei danni nei confronti della Provincia di Vibo Valentia e del Comune di Stefanaconi che saranno risarciti con 2mila euro per ente. Il 12 marzo scorso nel medesimo procedimento, ma per l’accusa di associazione mafiosa, i giudici hanno condannato Nazzareno Patania a 12 anni di reclusione, Salvatore Patania a 15 anni di carcere, mentre Bruno Patania è stato assolto.

 

Giornalista
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