Notte dei ricercatori, la protesta dei lavoratori del Parco scientifico

VIDEO | Durante la presentazione dell’evento nella sala stampa dell’ateneo un gruppo di operatori ha contestato la possibile chiusura della struttura

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di Sonia Miceli
24 settembre 2019
16:10

«Qui rappresentiamo tutto il sistema della ricerca regionale della Calabria. Noi ci chiediamo come si lanci una grande festa anche a livello europeo e si celebri l’innovazione mentre questo sistema ha un morto in casa e il morto siamo noi», esordiscono così i cinque lavoratori del Calpark - il Parco scientifico e tecnologico della Calabria con sede presso l’incubatore Technest Unical - prima dell’inizio della conferenza stampa della Notte dei ricercatori 2019, l’evento a livello regionale ed europeo che ha lo scopo di promuovere la ricerca. «Abbiamo lasciato la camera ardente per venire qui e presentarci per chiedere ai giornalisti di accendere i riflettori su quello che si sta consumando. A tutti i colleghi qui presenti e agli universitari, interrogatevi su che cosa sta avvenendo perché l’intero sistema si sta privando dell’unico parco scientifico e tecnologico della Calabria. Grazie e buona festa».

 


Il Calpark, con oltre trent’anni di attività alle spalle, è da tempo in crisi e rischia di chiudere, così i lavoratori lanciano un appello accorato affinché questa realtà, fiore all’occhiello della Regione Calabria non venga smantellata.

 

Dopo l'appello è calato il silenzio nella sala stampa dell’Università della Calabria, prima di passare la parola alla presentazione dell'atteso evento. D'altronde, come cantava Freddie Mercury, “The show must go on” – lo spettacolo deve continuare.

SuperScienceMe

La Notte dei Ricercatori con il grande evento scientifico “SuperScienceMe” aprirà le porte al pubblico venerdì 27 settembre, a partire dalle 9.00, con “Sperimenta la ricerca”, il ricco programma di visite guidate nei laboratori, nelle strutture, nei centri e nei musei.

Ad accendere i riflettori sul sesto anno dell’evento il rettore uscente Gino Mirocle Crisci che sottolinea come sia «una festa per l’Università e per il territorio».

La manifestazione rientra nella rete della Notte Europea dei Ricercatori, iniziativa promossa dalla Commissione Europea che si svolge ogni anno, in oltre 300 città, l'ultimo venerdì di settembre, con lo scopo di promuovere la cultura della ricerca scientifica e la sua integrazione con il benessere e lo sviluppo sociale. Il progetto calabrese della Notte dei Ricercatori, dal titolo "SuperScienceMe: ResEArCH in your REACH" è uno dei 55 totali e dei 9 italiani finanziati dalla Commissione Europea mediante la Call "European Researchers' Night". È stato ideato e presentato dall'Università della Calabria (capofila) attraverso il Liaison Office d'Ateneo, congiuntamente all'Università Magna Grecia di Catanzaro, all'Università Mediterranea di Reggio Calabria, alla Regione Calabria e al Cnr.

Ricerca, sport, giochi e spettacoli

Fra esperimenti, spettacoli, giochi, eventi sportivi, dimostrazioni e performance artistiche, i dipartimenti e le strutture delle tre Università calabresi e degli istituti del Cnr coinvolti offrono ai visitatori un coinvolgente viaggio all'insegna della passione per la ricerca e il trasferimento tecnologico. SuperScienceMe prevede tre percorsi scientifici: “Sperimenta la ricerca” (visite guidate su prenotazione di laboratori scientifici, centri di ricerca, aree e strutture accademiche); “Sperimenta in corsia” (esperimenti e attività ludico-formative per i pazienti del reparto di Pediatria dell’Ospedale Annunziata di Cosenza); “Expo della ricerca” (mostra dei prodotti della ricerca accademica e delle attività delle imprese innovative, nonché di tutte le novità sulle politiche e sugli strumenti di finanziamento a sostegno della ricerca). SuperScienceMe è preceduto e introdotto da “Discover Museums”, l’iniziativa con cui oltre 30 musei calabresi spalancano le porte ai visitatori per mostrare loro le incantevoli meraviglie storiche, culturali e artistiche custodite.

L’intera giornata del 27 settembre, inoltre, è scandita da spettacoli: performance degli artisti di strada, suggestive note di musicisti, djset e grande concerto finale. L’Università della Calabria, per il suo cinquantennale, lancia sia una rassegna cinematografica sul tema della conquista dello spazio – con la ricorrenza storica del primo allunaggio di Neil Armstrong il 21 luglio 1969 – e lo spettacolo “The Beatles, 50 anni di Abbey Road dal vivo” capitanato dalla voce dell’attrice, cantante e musicista Violante Placido e dalla cantautrice nonché voce femminile dei Bastelle Rachele Bastreghi. Insieme a loro una big band d’eccezione. E nel corso della mattinata fumettisti, artisti e musicisti omageranno dal vivo e in chiave originale i Beatles di Abbey Road.

 

Altre attività arricchiscono l’evento, come rassegna cinematografica, Torneo di Football dell’Università della Calabria e il concorso video, fotografico e di poesia “Immagina la ricerca” che premia la foto, il video e il componimento poetico che veicolano il significato e lo spirito della Notte dei Ricercatori.Insomma, ce n’è per tutti i gusti tra le molteplici attività ludico-didattiche rivolte al pubblico a cura di gruppi di ricerca accademici, start-up, spin-off e aziende che operano nel settore dell’innovazione.

 

«Siamo a lavoro dalla primavera di quest’anno ed è un lavoro molto lungo e importante dal punto di vista organizzativo», continua Andrea Attanasio project manager del progetto e responsabile del Liaison Office. Sul portale dell’Unical sono già 14179 le prenotazioni per effettuare visite guidate nei laboratori, nei centri e nei musei. «In gran parte studenti da tutta la Regione – spiega Attanasio – e sono dei numeri impressionanti come vedete». «Nel ‘villaggio degli elementi fata’ a Taverna di Catanzaro ci saranno delle installazioni dove le persone potranno, giocando, avvicinarsi ai principi chimici, fisici e meccanici della separazione a membrana», spiega Loredana De Bartolo per l’Istituto Itm al Cnr.

 

«Attraverso questo evento vogliamo far conoscere a tutti il complesso e variegato mondo della ricerca che rischia di rimanere relegato nei laboratori, di stimolare la curiosità dei partecipanti e di fare rete con qualcosa di più ampio dato che stiamo parlando di un evento di portata europea», spiega Giuseppe Passarino, Delegato al trasferimento tecnologico dell’Unical. «E’ una festa del lavoro, quello che tutti gli universitari fanno negli altri 364 giorni rimanenti e punta i riflettori sulla ricerca calabrese che è ad un livello molto alto. L’Unical per il secondo anno consecutivo è tra le prime 100 università al mondo con maggior impatto sul territorio; è proprio questo che vogliamo fare: avvicinarci il più possibile al territorio e in questi anni ce l’abbiamo fatta», conclude Passarino.

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