Un sodalizio mafioso condizionava la politica: cinque arresti a Reggio. Coinvolto il senatore Caridi -NOMI

Documentato il ruolo determinante del sodalizio nel condizionamento di alcuni appuntamenti elettorali in ambito comunale, provinciale, regionale, nonché nell'individuazione di propri affiliati da proiettare nel parlamento nazionale.
15 luglio 2016
07:26

Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Ros e di Reggio Calabria stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia nei confronti di 5 persone per associazione mafiosa. Si tratta di Paolo Romeo, Alberto Sarra, ex sottosegretario regionale, l'avvocato Giorgio De Stefano, Francesco Chirico e il senatore Antonio Caridi. Per quest'ultimo, l'ordinanza è stata inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato.

 


L'indagine ha individuato la struttura segreta di vertice della 'ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche dell'intera organizzazione e di interagire sistematicamente e riservatamente con gli ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali al fine di infiltrarli ed asservirli ai propri interessi criminali.

 

In particolare è stato documentato il ruolo determinante del sodalizio mafioso nel condizionamento di alcuni appuntamenti elettorali in ambito comunale, provinciale, regionale, nonché nell'individuazione di propri affiliati da proiettare nel parlamento nazionale.

 

Federico De Raho: "La misura cautelare di oggi rappresenta un ulteriore sviluppo del descritto quadro 'ndranghetistico-massonico che figura in provincia di Reggio Calabria. Si tratta di un livello superiore". Questo il primo commento del procuratore di Reggio Calabria, in merito all'inchiesta, denominata "Mammasantissima". 

 

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