‘Ultima spiaggia’: ‘Demarcazione tra affiliati ed amministratori pubblici sempre più flebile’

Lo ha dichiarato la procura della Repubblica di Reggio Calabria a commento dell’operazione che oggi ha portato a 52 arresti tra presunti affiliati al clan Paviglianiti
di redazione
18 dicembre 2014
15:31

"La pervasività del fenomeno mafioso è tale che nemmeno le istituzioni locali riescono a liberarsi dal giogo della cosca e la sottile linea di demarcazione tra affiliati ed amministratori pubblici conniventi diviene sempre più flebile". Così la Procura della Repubblica di Reggio Calabria commenta l'operazione che oggi ha portato a 52 arresti sulla costa grecanica reggina, in particolare a San Lorenzo e Bagaladi. "L'attività d'indagine esperita ha infatti dimostrato -proseguono gli inquirenti- come la cosca abbia collocato nei punti nevralgici delle amministrazioni locali uomini di fiducia, attraverso i quali è stato possibile condizionare il regolare svolgimento della vita politico-amministrativa, nonché stravolgere le regolari procedure di assegnazione dei lavori pubblici diventati quindi appannaggio di una ristretta cerchia di imprenditori affiliati o contigui alla cosca".

Secondo i magistrati della Dda, "il sostegno fornito da amministratori e funzionari del comune di San Lorenzo, al servizio della cosca, si rivelerà determinante".


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