Da tentato omicidio a danneggiamento, 3 anni a un giovane di Laureana

Il 23enne era stato arrestato il 3 settembre 2017 dopo avere esploso alcuni colpi di arma da fuoco calibro all’interno dell’abitazione di una delle persone offese

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di Francesco Altomonte
13 settembre 2018
18:34

Assolto per il tentato omicidio, condannato a 3 anni di carcere per danneggiamento, detenzione e porto illegale di arma da sparo.  È l'esito del processo celebrato davanti al gup di Palmi nel quale è imputato Salvatore Zungri, 23enne di Laureana di Borrello. La sentenza è stata emessa nella giornata di oggi. Il giudice per l'udienza preliminare ha accolto le richieste degli avvocati Giuseppe Alvaro e Giovanni Montalto.
La Procura di Palmi aveva chiesto per Zungri una condanna a 10 anni di reclusione per il tentato omicidio aggravato ai danni di T.E. e M.C., entrambi residenti a Feroleto della Chiesa.


Zungri, pregiudicato, era stato arrestato il 3 settembre 2017 a seguito di una denuncia presentata ai carabinieri di Feroleto della Chiesa dalle persone offese, che avevano riferito che quel giorno, in contrada Trotta, un giovane, da entrambi riconosciuto senza margini di dubbio in Salvatore Zungri, portatosi a pochi metri dalla finestra, sita ad altezza uomo, della tavernetta dell’abitazione di T.E., impugnando con la mano destra una pistola, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco calibro 9 x 21 all’interno dell’abitazione.


Uno dei bossoli aveva attinto la parete interna della stanza, fermandosi a pochi centimetri dalla testa dei M.C., che era seduta su un divano. Un altro colpo era stato esploso contro il lunotto dell’autovettura di T.E., parcheggiata nel cortile dell’abitazione. Secondo la versione resa dalle persone offese Zungri voleva vendicarsi dell’incendio del motorino della sorella dell’imputato, vicina di casa delle persone offese, ritenute dall'imputato responsabili.


L’esame "stub"  eseguito dagli inquirenti aveva dato esito positivo, evidenziando la presenza di particelle peculiari di esplosioni di colpi di arma da fuoco sulla mano destra e all’interno dell’auto di Salvatore Zungri. Il giovane era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Paola.


In sede di udienza preliminare gli avvocati Giuseppe Alvaro e Giovanni Montalto hanno richiesto di procedere con le forme del giudizio abbreviato e hanno tra l’altro sostenuto la mancanza di volontà omicidiaria, sproporzionata rispetto al movente ipotizzato dall’accusa, e, comunque, l’incompatibilità giuridica del tentativo di omicidio con il dolo eventuale, ossia con la mera accettazione del rischio che i colpi di pistola esplosi potessero raggiungere anche le persone offese.


Il giudice, condividendo gli argomenti difensivi, ha escluso il reato di tentativo di omicidio e ha irrogato una pena di tre anni di reclusione per i reati di danneggiamento, detenzione e porto illegale di arma da sparo. Zungri è stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari.

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