Tentano di investire i carabinieri: restano in carcere Accorinti e Timpano

Il gip del Tribunale di Vibo convalida il fermo per il presunto boss di Zungri ed il 33enne alla guida dell’auto. Contestati i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale
di G. B.
18 aprile 2017
17:11

Tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Con queste accuse il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Accorinti, 58 anni, presunto boss di Zungri e Pantaleone Timpano, 33 anni, di Rombiolo. L’ordinanza fa seguito alla convalida ad opera dello stesso magistrato del fermo di indiziato di delitto emesso venerdì dal pm della Procura di Vibo, Concettina Iannazzo.

 


I due indagati venerdì avevano forzato un posto di blocco tentando di investire due carabinieri, venendo quindi inseguiti ed arrestati. Alla guida dell’auto si trovava Pantaleone Domenico Timpano che ha fatto poi ricorso alle cure dei sanitari del 118 dell’ospedale di Vibo Valentia. Giuseppe Accorinti, invece, ha tentato la fuga a piedi una volta che i carabinieri sono riusciti a bloccare l’auto. I due arrestati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Bagnato e Francesco Sabatino.

 

Il personaggio. Giuseppe Accorinti, pluripregiudicato e noto da anni alle forze dell’ordine per diversi reati e già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Zungri, è attualmente sotto processo a Roma (Tribunale ritenuto territorialmente competente) poichè coinvolto nell’operazione antidroga denominata “Replay” dopo l’annullamento da parte della Cassazione della sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, a sua volta confermativa di un precedente verdetto del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, che aveva inflitto all’imputato 21 anni di reclusione per traffico di cocaina.

Giornalista
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