Il Tar respinge la sospensione del calendario venatorio regionale

L’impugnativa della delibera regionale era stata proposta da associazioni ambientaliste
di Luana  Costa
15 settembre 2017
17:27

Il Tribunale amministrativo della Calabria ha respinto la domanda di sospensione dell’efficacia del calendario venatorio regionale per la stagione 2017/18 edel relativo decreto del Presidente della Regione Calabria ritenendo che la delibera impugnata sia adeguatamente motivata, che il piano faunistico sia da ritenersi efficace e che non emergano adeguati elementi per ritenere fondata la questione di illegittimità costituzionale sollevata dai ricorrenti.

 


Le associazioni ambientaliste

La tutela cautelare era stata invocata da alcune associazioni locali, tra cui il Wwwf delle province di Vibo Valentia, Crotone, Cosenza-Sila-Pollino e Calabria Citrache hanno proposto il ricorso per l’annullamento della delibera, sostenendo che la Giunta regionale,approvando il calendario venatorio, si sarebbe immotivatamente discostata dal parere dell’Ispra, consentendo la caccia a specie di uccelli in stato di conservazione sfavorevole ed in periodi assolutamente vietati.

 

Il provvedimento è legittimo

Il giudice della cautela ha, invece, ritenuto che, fermo il carattere cautelare dell’accertamento, non sussistono presupposti di irragionevolezza o illogicità del provvedimento impugnato. A sostegno della legittimità del provvedimento della Regione, oltre all’avvocato Angela Marafioti dell’Avvocatura regionale, si sono costituiti in giudizio anche gli avvocati Biagio Di Vece e Alberto Maria Bruni quali difensori della controinteressata Federazione Italiana della Caccia.

 

l.c.                  

Giornalista
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