La Strada del Mare colpisce ancora: bus carico di turisti si incastra in curva

Le immagini degli sfortunati visitatori, costretti a bivaccare sulla via in uno scenario dai contorni post atomici, parlano da sé. Ad aver perso la parola invece sono stati coloro che avrebbero dovuto risolvere un problema che ha messo in ginocchio un’intera comunità

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di Alessandro Stella
8 settembre 2018
17:37
Il pullman bloccato
Il pullman bloccato

Probabilmente immaginavano una tintarella sulla spiaggia di Grotticelle o una traversata dello Stretto mozzafiato da condividere sui social per far morire d’invidia amici e parenti, ma, purtroppo per loro, un gruppo di turisti estoni e russi, provenienti da Capo Vaticano e diretti in Sicilia, si è dovuto accontentare di prendere il sole su dei blocchi di cemento posizionati sulla strada alla meno peggio.


È quanto accaduto questa mattina agli occupanti di un pullman rimasto bloccato lungo la Strada del Mare, la litoranea tra Joppolo e Coccorino, nel Vibonese, chiusa ormai da mesi a causa della caduta di un enorme masso sulla carreggiata e divenuta il simbolo dell’inerzia di una classe politica, incapace di risolvere la problematica nonostante proclami a ogni piè sospinto.



L’ironia, in questi casi, è d’obbligo. Si rischierebbe, altrimenti, di annacquarsi vene e arterie. E, riguardo ad arterie malandate, la provincia di Vibo detiene già il primato. Lungi da noi metterci in competizione, ne usciremmo con le ossa rotte, oltre a cerchioni, assi e pneumatici.


Tornando alla cronaca, i malcapitati turisti sono stati costretti ad attendere l’arrivo dei soccorsi per disincagliare il bus, rimasto incastrato in prossimità di un avvallamento dopo che, trovatosi di fronte alla barricata da guerriglia urbana, era stato costretto a svoltare per uscire dalla spiacevole situazione ed evitare eventuali lanci di molotov alla 'nduja da parte di black bloc calabri.


Le immagini degli sfortunati visitatori, costretti a bivaccare sulla via in uno scenario dai contorni post atomici, parlano da sé. Ad aver perso la parola, invece, sono stati coloro che avrebbero dovuto risolvere un problema che ha messo in ginocchio un’intera comunità: dall’ultimo incontro in prefettura, finalizzato a una risoluzione in tempi brevi dell’emergenza, è emerso che sarà tutto rinviato a una nuova riunione, fra più di un mese: il 10 ottobre prossimo. Con buona pace di residenti, pullman e turisti partiti per una vacanza in Europa e ritrovatisi in un viaggio avventura tra canyon, mulattiere esotiche e agguati paramilitari.

 

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