Anziani lasciati senza assistenza, sequestrata a Reggio Calabria nota casa famiglia

La struttura ospitava diciassette persone alle quali non veniva offerta nessun tipo di assistenza medica qualificata. Mancavano anche le cartelle cliniche

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di Redazione
12 febbraio 2019
09:17
Anziani
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La nota casa famiglia “La margherita” destinata a ospitare anziani, sita a Reggio Calabria, è stata sottoposta a sequestro preventivo dalla Guardia di finanza di Reggio a seguito di un’ispezione eseguita, su delega della Procura della Repubblica. L’articolata attività investigativa - coordinata dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e diretta dal sostituto procuratore Nunzio De Salvo -, ha consentito di individuare la storica casa famiglia per anziani, che esercitava abusivamente la propria attività, in assenza di qualsivoglia autorizzazione sanitaria e amministrativa.

Le indagini

Durante le attività ispettive, espletate anche con l’ausilio del qualificato apporto degli specialisti dell’Asp nonchè di un medico geriatra, è stato rilevato che la struttura ospitava ben 17 anziani, alle quali non veniva offerta alcuna assistenza medica qualificata, nonostante, come emerso dalle attività di riscontro, agli ospiti venissero somministrati, tra l’altro, una serie di farmaci. All’esito delle attività, rilevata la commissione dei reati di esercizio abusivo della professione, con somministrazione di medicinali senza il possesso delle qualifiche sanitarie necessarie, nonchè la violazione di norme igienico – sanitarie per la somministrazione di cibo e per il sovraffollamento della struttura, la casa famiglia è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa da parte della compagnia di Reggio Calabria, provvedimento, successivamente, convalidato dall’a.g.


Mancavano anche le cartelle cliniche

Il medico geriatra, inoltre, dopo aver analizzato la situazione clinica di tutti i pazienti, rilevando, per la maggior parte di loro, l’assenza delle cartelle cliniche necessarie per effettuare una compiuta anamnesi, ha consigliato alle rispettive famiglie responsabili di ciascun anziano il trasferimento in strutture idonee a ospitarli. Nella quasi totalità dei casi, sono state individuate residenze sanitarie assistenziali ovvero, in ogni caso, strutture che potessero garantire un’idonea assistenza sanitaria specializzata.

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