Sbarco di migranti a Gioia Tauro: fermati i presunti scafisti

A bordo di una barca a vela erano giunti nello scalo reggino 37 migranti. I due sono accusati di trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato
2 maggio 2017
16:09

Sono stati fermati i due presunti scafisti, un ucraino e un russo, che hanno trasportato a bordo di una barca a vela 37 migranti soccorsi nei giorni scorsi a largo di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. La Guardia Costiera era stata allertata dalla Polizia, che aveva ricevuto una telefonata di soccorso al 113 da parte di un uomo che, in lingua inglese, ha riferito di trovarsi su una imbarcazione in prossimità delle coste di Gioia Tauro.

 


 In quella circostanza, la Guardia Costiera aveva individuato la barca, denominata "Firefox" e battente bandiera tedesca, poi abbordata e trainata nel Porto di Gioia Tauro. Sulla banchina sono intervenute tutte le forze di polizia, insieme alla protezione civile e alla Croce rossa, per le prime operazioni di assistenza e l'identificazione dei migranti. Si trattava di 37 migranti, tra cui 26 uomini, 5 donne e 6 minori, suddivisi in 7 di etnia curdo-iraniana, 28 di etnia curdo-irachena e 2 europei. Su questi ultimi due si e' concentrata l'attività' investigativa, che ha permesso di raccogliere prove schiaccianti sulla loro responsabilita' di scafisti. I due sono stati identificati per Oleksandr Redchenko, 44enne ucraino e Roman Apolonsky, 25enne russo. Grazie alle testimonianze rese da alcuni migranti, i due scafisti sono stati sottoposti a fermo d'indiziato di delitto per aver effettuato il trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato. 

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