Sbarco di Corigliano: le fasi del viaggio

La fuga dal regime siriano nei racconti degli immigrati arrivati a bordo del mercantile Ezeideen
di Loredana Colloca
3 gennaio 2015
09:59

Un viaggio in fuga dalla Siria in fiamme attraverso il Libano, iniziato su un aereo diretto in Turchia. Sarebbe stato questo il percorso seguito dai 360 immigrati sbarcati ieri notte a Corigliano. A bordo del mercantile Ezeideen, avrebbero intrapreso l'ultima parte del viaggio, imbarcandosi il 31 dicembre dopo aver consegnato agli scafisti somme comprese tra i 4mila e gli 8mila dollari. Sono questi i primi elementi emersi dai racconti dei naufraghi della nave battente bandiera della Sierra Leone, abbandonati in balia delle onde, in mare aperto, dai piloti della nave. Traghettatori dal viso coperto alla cui identità stanno cercando di risalire gli investigatori della Polizia di Stato, coordinati dal Questore di Cosenza Luigi Liguori e dal Prefetto Gianfranco Tomao. "Speriamo di avere i risultati investigativi nel più breve tempo possibile per risalire agli scafisti" ha dichiarato Tomao, soffermandosi soprattutto sulla fase dell'accoglienza "La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione e ciò è avvenuto perché ci sono tante componenti che contribuiscono: la Capitaneria di porto, la Questura, tutte le forze di polizia, il 118, i vigili del fuoco e l'Amministrazione comunale. La macchina organizzativa è stata strutturata in maniera da rendere il più possibile veloce lo sbarco. Tutti i migranti sono stati accolti, rifocillati e soprattutto si è provveduto a riunire i nuclei familiari. Gli otto minori risultati essere non accompagnati sono stati affidati all'Amministrazione comunale di Corigliano Calabro che provvederà ad inserirli in centri di accoglienza per minori". (Aggiornamento)


CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Stanno tutti bene i 450 immigrati soccorsi a bordo del mercantile "Ezadeen" avvistato dalla Guardia costiera nel Mare Jonio. Nella notte l’arrivo al porto di Corigliano Calabro. Tra di loro una cinquantina tra donne e minori. Dopo l'attracco sono cominciate le operazioni di sbarco degli immigrati coordinate dalla Prefettura di Cosenza con la collaborazione delle organizzazioni di volontariato per garantire assistenza ai migranti. Una volta completato lo sbarco, gli immigrati sono stati  diretti in alcuni centri di accoglienza dove si sta procedendo alla loro identificazione.

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