Il sequestro

Sala giochi abusiva nel Reggino, attività chiusa per la seconda volta: sanzioni per 1,5 milioni di euro

Il titolare è stato denunciato per frode informatica. Aveva costruito un muro di cartongesso nel suo locale nell'illusione che, murando l'accesso alla stanza con le apparecchiature elettroniche irregolari, avrebbe eluso i controlli

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di Redazione Cronaca
2 agosto 2024
14:02

Dopo il sequestro all'interno della sua sala giochi risultata abusiva di quattro slot machine, avvenuto nel maggio scorso, ne ha ricomprato altre quattro e ha costruito un muro di cartongesso nel suo locale nell'illusione che, murando l'accesso principale alla stanza, avrebbe eluso i controlli. 

I carabinieri e i funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), però, hanno effettuato le verifiche all'interno del bar Rizziconi il cui titolare era stato già destinatario di sanzioni per quasi un milione di euro scoprendo che non solo non aveva adottato le misure necessarie a regolarizzare l'attività ma aveva perseverato nella sua condotta illecita. All'interno del locale è stata scoperta ancora una volta una vera e propria sala giochi abusiva, con le macchinette perfettamente funzionanti.

A tentare di nascondere l'accesso "segreto" c'era un quadro affisso alla parete che dava su una porta resa difficilmente visibile a causa della tinteggiatura identica al resto del muro. A seguito degli accertamenti è stata appurata l'assenza dell'iscrizione all'elenco dei soggetti possessori di apparecchi da intrattenimento, la mancata apposizione della tabella dei giochi proibiti e il mancato pagamento dell'imposta sugli intrattenimenti.

Per questi motivi il titolare è stato denunciato in stato di libertà per frode informatica, in quanto gli apparecchi, privi di titoli autorizzatori, erano stati verosimilmente fabbricati e programmati per fini di lucro, con relativa scheda di gioco contraffatta al fine di impedire la comunicazione online delle giocate effettuate e la corretta tassazione delle somme di denaro. Le irregolarità si aggiungono a quelle già riscontrate nel precedente accertamento, tra le quali vi è anche una maxi-sanzione tributaria per evasione d'imposta. Sommando tutte le sanzioni applicate in questa occasione e in quella precedente, si supera la cifra di un milione e mezzo di euro.


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