Rissa davanti ad un pub, sette misure cautelari a Lamezia

Disposto nei loro confronti disposto l'obbligo di dimora. Le indagini sono state seguite dal personale del Commissariato di polizia

8 marzo 2019
10:42

Una violenta rissa, davanti ad un locale pubblico, ha portato all'esecuzione di provvedimenti restrittivi a carico di sette giovani di Lamezia Terme. Le indagini sono state seguite dal personale del Commissariato di polizia, con le ordinanze disposte dal Gip del Tribunale cittadino, Emma Sonni, su richiesta del procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e del sostituto Cianfarini.


Le persone coinvolte nelle indagini sono: Stefano Astorino, Giancarlo Mascaro, Francesco Gigliotti, Massimiliano Arzente, Luca Caruso, Salvatore Lanzo e Davide Scardamaglia. Astorino è stato ritenuto responsabile dei reati di lesioni gravi, mentre tutti gli altri del reato di rissa. Nei loro confronti è stato disposto l'obbligo di dimora con l'obbligo di far rientro nell'abitazione entro le ore 20 di ogni sera e di non allontanarsene prima delle 7.


I fatti risalgono alla notte del 22 febbraio scorso, quando un giovane era rimasto ferito alla testa dal lancio di uno sgabello in ferro sul marciapiede antistante a un pub pizzeria su corso Numistrano. Le indagini avrebbero permesso di stabilire che Gigliotti, Astorino e Mascaro erano entrati nel locale tenendo un comportamento poco consono e per questo erano stati invitati ad uscire. Una volta fuori, Astorino avrebbe colpito un ragazzo con uno sgabello, al punto che il ferito era stato soccorso e trasferito in prognosi riservata all'ospedale civile di Catanzaro. Ne sarebbe quindi nata una ulteriore rissa con il coinvolgimento di due gruppi, tutti identificati e coinvolti nell'inchiesta.

 

Nella stessa mattinata il Commissariato di Lamezia Terme ha dato esecuzione  ad un'altra ordinanza cautelare disposta dal gip Rossella Prignani, su richiesta del Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e del sostituto Frascino, nei confronti di   Diego Mastroianni e Concetto Trovato,  entrambi posti agli arresti domiciliari; Davide Villella sottoposto invece all’obbligo di dimora con la prescrizione di far rientro nell’abitazione entro le ore 20:00  di ogni sera e di non allontanarsene prima delle ore 7:00.

I tre - in concorso con Pagliuso Mirco, già detenuto nel medesimo procedimento penale sono ritenuti  responsabili di rapina ed estorsione; Mastroianni Diego e Trovato Concetto - in concorso con Mirco Pagliuso ed altri minori sono ritenuti responsabili di lesioni personali gravi.

Le misure cautelari sono state emesse in relazione ai fatti accaduti nelle serate di sabato 26 gennaio e 2 febbraio allorché Pagliuso Mirco e  Villella Davide avevano preteso di non pagare le consumazioni effettuate in un pub Lametino.  Il sabato successivo, 16 febbraio, il proprietario del locale aveva chiesto il pagamento delle consumazioni ed allora, Pagliuso Mirco, Mastroianni Diego, Trovato Concetto ed altre persone lo avevano percosso con pugni al naso utilizzando anche sedie.

Con tale motivo personale del Commissariato lametino  aveva tratto in arresto, in flagranza di reato, Pagliuso Mirco.

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