Le indagini

Rinviato l’interrogatorio di garanzia di Francesco Faillace, il cassanese è indagato per il duplice delitto Scorza-Hedhli

Accolta la richiesta di differire il confronto tra il gip e il presunto killer. Nel capo d'imputazione la Dda di Catanzaro descrive il delitto di sangue in due fasi: dalla telefonata di Adduci alla consumazione dell'assassinio

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di Antonio Alizzi
19 luglio 2024
15:45

Non si è tenuto stamane l'interrogatorio di garanzia di Francesco Faillace, raggiunto pochi giorni fa da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di aver ucciso con un altro killer allo stato ignoto, Maurizio Scorza e la compagna di quest'ultimo, Hanene "Elena" Hedhli.


La richiesta di rinviare l'interrogatorio è stata presentata dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Enzo Belvedere, per avere la possibilità di leggere con maggiore attenzione gli atti. Il gip Arianna Roccia ha accolto tale istanza.

Le accuse contro Francesco Faillace

Dopo aver parlato nei precedenti articoli delle investigazioni condotte dalla Dda di Catanzaro per il duplice delitto avvenuto il 4 aprile 2022 tra Cassano e Castrovillari, vediamo quali sono le accuse contenute nel capo d'imputazione ascritto a Francesco Faillace.

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Per il magistrato antimafia Alessandro Riello, l'indagato in concorso con Francesco Adduci e con soggetti ignoti, «cagionava la morte di Maurizio Scorza e della compagna Hanene Hedhli», concordando «con Adduci le modalità attraverso cui quest'ultimo avrebbe attratto le vittime nella propria masseria situata a Castrovillari in contrada Gammellone, consentite nel telefonare a Scorza ed invitarlo a raggiungerlo al dichiarato scopo di consegnargli un agnello».

Faillace, nel frattempo, «si procurava la disponibilità di un'autovettura a sé non riconducibile, individuata nella Suzuki Grand Vitara, intestata a Paolo Cantore, chiedendola in prestito al proprietario dichiarando falsamente di doverla utilizzare per eseguire lavori agricoli" ma per la Dda di Catanzaro sarebbe servita a "scortare" la fuga del veicolo su cui sarebbero stati posizionati i cadaveri, ovvero la Mercedes della vittima Maurizio Scorza».

Dopo aver preso il mezzo, Faillace avrebbe raggiunto la masseria di Adduci «ove - avuta la presenza dello Scorza e della Hedhli - esplodeva al loro indirizzo, in concorso con altro correo ignoto, diversi colpi di arma da fuoco». Per gli inquirenti, l'omicidio è aggravato dalla premeditazione al fine di agevolare il controllo del territorio della cosca Forastefano, attiva a Cassano Ionio.

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