Rimborsopoli, annullato senza rinvio l'obbligo di dimora per Adamo

I giudici della Suprema Corte annullano l'obbligo di dimora per il politico cosentino, coinvolto nell'inchiesta Rimborsopoli sui fondi ai gruppi in Consiglio regionale
di Redazione
22 gennaio 2016
10:51

Annullato dalla Corte di Cassazione la misura restrittiva nei confronti di Nicola Adamo, ex consigliere regionale coinvolto nell'inchiesta denominata 'Rimborsopoli'.


L'inchiesta - Nicola Adamo era stato raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora disposto dal gip Olga Tarzia per evitare la reiterazione dei reati contestati ad Adamo o un eventuale inquinamento delle prove a suo carico. Si era difeso parlando così con la stampa: «Io ho presentato una nota spese, sono rendicontate, il problema è l'interpretazione. Non ci sono champagnenon ci sono lap dance, non ci sono gratta e vinci... sono tutte spese dell'unica normativa – a mio parere di riferimento – che è la legge regionale numero 13».

 

LEGGI, RIMBORSOPOLI: TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI 

 

Gli altri indagati -Affronteranno il processo da uomini liberi l'ex assessore regionale Luigi Fedele e il senatore Giovanni Bilardi accusati di aver sottratto i fondi destinati ai gruppi consiliari della Regione Calabria. Deposte oggi le motivazioni con le quali la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza del Tribunale del Riesame che confermava i loro arresti domiciliari. LEGGI

 

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Le dichiarazioni degli avvocato di Nicola Adamo -  Gli avvocati di Nicola Adamo, Fabio Viglione ed Ugo Celestino, esprimono viva soddisfazione per il provvedimento della Corte di Cassazione che, nella giornata di ieri, ha annullato senza rinvio l’ordinanza cautelare che imponeva al proprio assistito il divieto di dimora in Calabria nell’ambito dell’indagine relativa ai rimborsi percepiti dai Consiglieri regionali.


«La fiducia che, assieme al nostro assistito, abbiamo da sempre riposto nella Magistratura ha trovato ancora una volta sicuro riscontro: la Suprema Corte, accogliendo pienamente il nostro ricorso, ha restituito all’On. Adamo il pieno diritto di far rientro in Calabria da libero cittadino.


Siamo altresì convinti — continuano i difensori — che il processo fugherà ogni dubbio sulla correttezza dell’operato istituzionale del nostro assistito»

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