Università

Reggio, il rettore Zimbalatti su federazione tra Mediterranea e Unida: «Aperti a valutare l’ipotesi ma con enti territoriali e Ministero»

L’intervento, in occasione della recente inaugurazione dell’anno accademico, si inserisce nell’ambito del dibattito sul presente e sul futuro dell’università Dante Alighieri che ha richiamato l’attenzione sulla proposta di fusione dello scorso anno

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di Anna Foti
21 ottobre 2024
06:40

«Gli organi di governo della Mediterranea hanno da tempo deliberato la massima disponibilità a valutare un percorso di fusione o federazione per mettere a sistema le due realtà.

Noi ci siamo - ha dichiarato il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti - e siamo intenzionati a contribuire nell’interesse del territorio nell’ottica di un rafforzamento della formazione di qualità in questa città ma il buon esito del progetto non dipende solo da noi. L’interesse pienamente legittimo che da tempo si registra intorno a questa vicenda, a oggi non ha però portato ad alcun risultato concreto. Forse è il caso di richiamare l’ammonimento di Tito Livio “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” (“Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata».


Il dibattito sul presente e sul futuro dell’università Dante Alighieri di Reggio Calabria, in Italia uno dei tre atenei per Stranieri unitamente a quello di Perugia e Siena, dunque l’unico al Sud, minacciato da criticità finanziarie e lotte interne al cda, richiama la proposta di federazione con l’università Mediterranea di Reggio Calabria assunta all’unanimità dal Cda della Dante Alighieri nel marzo del 2023, prima che il rettore Antonino Zumbo si dimettesse. Una proposta rispetto alla quale la Mediterranea, per voce del suo rettore Giuseppe Zimbalatti, ha confermato la disponibilità al dialogo, in occasione del recente discorso inaugurale dell’anno accademico.

Sottolineando la necessità di intraprendere un percorso istituzionale, da porre sotto la lente del Ministero, essendo la Mediterranea dal punto di vista giuridico un ente pubblico, il rettore Giuseppe Zimbalatti ha indicato come essenziale in questo percorso il coinvolgimento degli enti territoriali in seno al cda dell’università per stranieri Dante Alighieri. Tali enti sono Città Metropolitana e Comune di Reggio, Regione e Camera di Commercio.

Confermata, dunque, l’apertura al confronto della Mediterranea, va da sé che la condivisione di intenti, per quanto auspicabile, alla luce di possibili trattive di vendita dell’ateneo Dante Alighieri a università telematiche, potrebbe non essere l’unica via contemplata per uscire dall’impasse. Continua a leggere su IlReggino.it.

 

 

Giornalista
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